SACCHI, Oggi io e Zeman non alleneremmo
A La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha affrontato l'argomento relativo al corso di Coverciano per allenatori e la regola secondo la quale chi vuole ottenere il patentino da allenatore di Prima Categoria Uefa Pro, cioè il massimo, deve avere nel curriculum un certo numero di partite giocate in B, in A o in Nazionale: "Questa è una situazione ridicola, oltre che ingiusta. Non capisco: ma per essere un bravo fantino devo essere stato un cavallo? Qual è il criterio? Io avrò fatto onore al calcio italiano o no? Eppure non ho mai giocato oltre la Quarta Serie. In questo sistema sento lo sgradevole puzzo delle consorterie e del clientelismo, che sono cose tipicamente italiane.
Per risolvere il problema c'è solo un modo: liberalizzare. Il figlio di Ancelotti non è stato ammesso a Coverciano, non ha mai giocato in A e nemmeno in B, ma è da diversi anni che fa il secondo di suo padre e mi pare che abbia contribuito non poco ai successi del Real Madrid. Per avere il patentino di Uefa Pro è dovuto andare in Scozia. Vi sembra normale? Ma dove crediamo di arrivare se continuiamo a mettere delle barriere? Ci sono gli esempi del sottoscritto, di Zaccheroni, di Zeman, di Mourinho, di Eriksson, di Klopp: non mi risulta che siano stati giocatori di alto livello, eppure sono grandi allenatori".