L'OPINIONE, Poesio: "Vincere ad Atene e poi dirsi addio"

27.05.2024 11:05 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
L'OPINIONE, Poesio: "Vincere ad Atene e poi dirsi addio"

Sulle colonne del  Corriere Fiorentino, spazio al commento di Ernesto Poesio. Tra il futuro prossimo, con la finale di Conference, e quello un po' più lontano (ma non troppo), ovvero la scelta dell'allenatore, l'augurio è quello di vincere prima di separarsi con Vincenzo Italiano: "Atene non è come Praga. Perché ci sono anche tante storie personali dentro questa finale che segna anche la fine del percorso fiorentino per molti dei protagonisti degli ultimi tre anni. Tra questi, naturalmente, c’è Vincenzo Italiano che questa squadra ha plasmato, esaltandone i pregi anche se non sempre riuscendo a coprirne i difetti.

La sera di Atene si siederà sulla panchina viola per la 161esima volta, la 32esima in campo europeo. E sarà anche la più importante perché andarsene da vincenti è il massimo che si possa sperare. Per non avere rimpianti e, magari, lasciarne in qualcuno. In fondo questo ciclo si sta concludendo senza che, ancora, sia stato davvero spiegato il motivo. Prospettive diverse probabilmente, motivazioni personali anche. Di sicuro c’è che una riedizione fiorentina di quanto accaduto a Bergamo con Gasperini non ci sarà. E che difficilmente Commisso, sempre che lo voglia, riuscirà in extremis a convincere Italiano come invece ha fatto Percassi con il suo tecnico. Vincere e poi dirsi addio, insomma, il piano del tecnico è questo".