"Il dolore di Firenze, Celeste se ne è andato", il ricordo di Alberto Polverosi per Pin

"Il dolore di Firenze, Celeste se ne è andato", il ricordo di Alberto Polverosi per PinFirenzeViola.it
Oggi alle 13:13Rassegna stampa
di Redazione FV

Il giornalista Alberto Polverosi, sulle colonne del Corriere dello Sport ricorda Celeste Pin, ex leggenda viola, scomparso nella giornata di ieri. Di seguito alcuni estratti del suo omaggio a Celeste: "L'assurdo che ti assale e ti sbrana con la potenza devastatrice di una notizia che non esiste, non può esistere. Quando ti arriva addosso esce un balbettìo, non una frase sensata. Non è possibile lo ripeti cento volte. Celeste Pin stava bene, o almeno era quello che sembrava. Scherzava, rideva e così nascondeva il tormento che aveva dentro. L’ipotesi più terribile è che Celeste si sia tolto la vita e così ha tolto a Firenze la sua passione, il suo attaccamento alla maglia viola e il suo equilibrio da commentatore. [...] E’ sempre stato tifoso della Fiorentina e da Firenze non si è mai mosso. Era un riferimento nelle trasmissioni sportive sulla Viola. Era pacato, attento a non urtare la sensibilità dei giocatori, come se fosse ancora uno di loro. [...] Era impossibile non riconoscere la sua voce quando accendevi la radio. Ha continuato nel calcio come responsabile dei settori giovanili di alcuni club fiorentini. Era sereno e invece era sereno in apparenza. Per un tempo chissà quanto lungo ha marcato e dominato il suo dolore come fosse un centravanti. Ma alla fine, negli ultimi istanti di recupero, gli è scappato via".

Poi conclude: "E’ un dramma anche per la Fiorentina, un dramma che ne ha risvegliati altri, quelli di Davide Astori e Joe Barone. Era stato compagno di squadra, anzi, di difesa, di Stefano Pioli che ieri, prima dell’allenamento, ha riunito la squadra in mezzo al campo per un lungo e doloroso minuto di silenzio. Il viola era la sua pelle. Indossando la maglia della Fiorentina l’aveva seguita nelle due finali di Conference League. Non se ne staccava mai. Se mi chiedessero un giorno com’era Celeste Pin risponderei nel modo più vero: era un uomo buono".