TEMPO, Figc indaga su plusvalenze Juve e Napoli
I conti non tornano da anni - riporta Il Tempo - Ma adesso, complice la pandemia, la bolla del calcio è definitivamente scoppiata e c’è chi indaga sui bilanci dei club, che ricorrono in modo sempre più esasperato al meccanismo delle plusvalenze attraverso scambi di giocatori, spesso senza alcun passaggio di denaro "reale". Il giocattolo si è rotto un po’ ovunque, in Italia Juventus, Milan e Inter hanno sommato perdite da 1 miliardo di euro in due anni, la Roma è arrivata a quasi 400 milioni e anche la sempre prudente Lazio di Lotito è andata in "rosso" per due stagioni consecutive. Il nuovo, potenziale ciclone sulla Serie A lo ha aperto lo scorso luglio la Consob, dando il via a una verifica ispettiva sui conti della Juventus, puntando il mirino su alcune operazioni di calciomercato. Sono finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’organo di controllo l’esercizio chiuso dal club di Agnelli il 30 giugno 2020, la semestrale al 31 dicembre 2021 e altri affari realizzati nel corso del primo semestre 2021. Adesso è la Covisoc a intervenire.
Sono state prese in esame alcune operazioni di mercato delle ultime due stagioni sportive e ben 14 scambi riguardano la Juventus: il club di Agnelli, grazie alle due cessioni di Pereira Da Silva (8 min circa) e Pjanic (61 mln circa) al Barcellona, ha realizzato plusvalenze per complessivi 50 milioni di euro circa. Nello studio compare anche il Napoli, che ha acquistato il fortissimo attaccante Osimhen a 71,25 milioni dal Lille, girando ai francesi Karnezis, Manzi, Palmieri e Liguori: quasi 20 milioni l’ammontare delle plusvalenze realizzate dal club di De Laurentiis. l tema è già finito sul tavolo del procuratore Giuseppe Chinè, con un scambio di pareri con la Covisoc risalente allo scorso aprile.