COR. FIO, Estrema fragilità dietro: limiti dei singoli
Il collega Ernesto Poesio, nell'edizione odierna del Corriere Fiorentino, giudica così la sconfitta della Fiorentina ieri contro l'Atalanta: "[...] C’è stata una continuità negativa, è vero, per quanto riguarda la fragilità difensiva evidente anche ieri, che pare però avere origine più dai limiti dei singoli che dalle disposizioni tattiche (da anni ormai è il tallone d’Achille viola). Una maggiore presa di coscienza in questo senso avrebbe forse portato a intervenire con più urgenza durante il mercato, ma così non è stato e Palladino dovrà farci i conti almeno fino a gennaio.
[...] Nel primo tempo la Fiorentina è stata più squadra, riuscendo a tenere il campo e a ribattere colpo su colpo ai bergamaschi, passando per due volte con merito in vantaggio. Mezzora, o qualcosa in più, in cui è riuscita a giocarsela alla pari su un campo difficile come quello di Bergamo. Segnali positivi su cui insistere e lavorare Palladino ne ha dunque a disposizione. Così come anche ieri, oltre alla estrema fragilità in difesa, è arrivata anche la conferma di come la variante più offensiva, quel 3-4-2-1 con cui nella parte finale i viola hanno cercato di agguantare il pari, sia ancora troppo per una Fiorentina che solo grazie agli errori sottoporta degli atalantini ha evitato una pesante imbarcata. [...] Se dunque da una parte la sosta ha restituito una Fiorentina in grado di accendere qualche intermittente scintilla, dall’altro conferma come per la maturazione la squadra abbia ancora bisogno di tempo. Ma il tempo, nel calcio, si allunga e si accorcia anche attraverso i risultati sul campo. Le prossime due gare contro Lazio e Empoli ci diranno quanto sarà capiente la clessidra a disposizione di Palladino".