FRANCHI, Uno sponsor privato potrebbe finanziarlo
Nella rubrica del Corriere Fiorentino “Domande & Risposte”, Donato Mongatti prova a chiarire qualche dubbio legato al restyling del Franchi:
Se i milioni mancanti dovessero arrivare in corso d’opera?
“Il bando di gara prevede un corpo principale di intervento, interamente coperto dalle risorse disponibili. Se fossero individuate le risorse mancanti si potranno attivare i cosiddetti corpi opzionali che prevedono il completamento del progetto firmato da Arup: copertura di tutto lo stadio, nuova illuminazione, opere negli internati lato est, nuovi skybox sopra la Maratona, riprofilatura della stessa per ottenere sedute più confortevoli, museo e auditorium, spazi commerciali”.
Entro quando la Fiorentina deve comunicare dove giocherà nella prossima stagione?
“I precedenti dicono che è il mese di giugno il termine per consegnare la documentazione per la convenzione d’uso dell’impianto che si intende utilizzare per le gare casalinghe. In primavera 2024 le società devono invece presentare la domanda per ottenere la licenza Uefa nel caso dovessero qualificarsi per le coppe europee”.
Perché l’ipotesi di utilizzare i milioni già assegnati cambiando però il progetto del Franchi non è percorribile?
“Perché i tempi necessari a rifare tutta la progettazione sono incompatibili coi tempi imposti dai fondi Pnc-Pnrr che prevedono l'inizio dei cantieri entro la primavera 2024 e la fine dei lavori entro il 2026”.
Cosa succederebbe se la gara d’appalto dovesse andare deserta?
“Si può ricorrere all’affidamento diretto, ossia scegliere una ditta che eseguirà i lavori”.
Uno sponsor privato potrebbe finanziare la parte mancante dello stadio?
“Sì, la procedura di “naming” - ossia ribattezzare il Franchi con il nome contenente lo sponsor - garantirebbe risorse”.
Quali sono gli scenari ora che la Fiorentina ha aperto al dialogo?
“Se la Fiorentina decidesse di investire potrebbe usufruire dell’uso dello stadio a titolo gratuito per molti anni”.