E. BROGI, I leoni da tastiera sono persone da curare
Sulle pagine de La Nazione Enzo Brogi scrive il suo commento sulla questione legata a Cesare Prandelli: "Simpatizzo per la Fiorentina per appartenenza alla mia terra, ma poco altro so di quello che succede in campo. In questi giorni ho letto però ciò che è accaduto a quel gentiluomo di Cesare Prandelli, bersaglio di offese e infimi attacchi social dopo le sue dimissioni. Vittima dei famosi leoni da tastiera, gli odiatori seriali che dietro i loro soprannomi aggrediscono. Gli odiatori sono sempre esistiti: da lettere e telefonate anonime, fino al pubblico ludibrio e alla berlina. Certo con l’avvento dei social l’odiatore si è moltiplicato e ha cambiato vestito. Odia in maniera scomposta e conquista anche tifosi.
Alcuni studi dimostrano che le manifestazioni di odio sono pervasive e riguardano un po’ tutte le età, varie stratificazioni sociali e culturali. Il punto è che colpire con linguaggio violento, diffondere calunnie, fa rumore, fa conquistare ‘like’. Dobbiamo lavorare attraverso la scuola, la formazione e il sostegno alle famiglie. Coinvolgere gli esperti e i media. E a Prandelli direi di provare a cambiare schema di gioco. «Sono persone da curare», dice sorridendo Liliana Segre.