BOVE, Il chirurgo: "Defibrillatore? Regole uguali per tutti"

07.12.2024 12:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BOVE, Il chirurgo: "Defibrillatore? Regole uguali per tutti"
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“Da noi si tende a salvaguardare il paziente, e non può mai essere un male, anche quando questo va contro la sua volontà”. Così il professor Roberto Di Bartolomeo, uno dei più apprezzati specialisti in chirurgia cardiaca, ha commentato l’incidente occorso a Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter, in un’intervista al Corriere dello Sport - Stadio. Il medico ha spiegato che la normativa italiana riguardo le patologie cardiache è la più severa a livello internazionale, e che dovrebbe esserci una maggiore uniformità in questo campo.

Per quanto riguarda Bove, la rapidità dei soccorsi è stata cruciale: “Su tutto il resto si è detto molto: la torsione di punta, il potassio basso, la cicatrice nel ventricolo sinistro. Ma non si hanno certezze”. In Italia, gli atleti che hanno un defibrillatore sottocutaneo non sono idonei a praticare attività sportiva-agonistica, poiché il dispositivo è un “salvavita” che ripristina il ritmo cardiaco, ma è fondamentale capire la causa per cui il cuore si è fermato. Altre patologie cardiache, come l’aritmogenia o la miocardite, impediscono comunque l’attività sportiva.

Il professore ha anche risposto a una domanda più generale: “Quando si fa la visita di idoneità, il cuore deve essere perfetto?” La risposta è sì, “logicamente”, ma ha anche aggiunto che le aritmie possono verificarsi improvvisamente anche in un cuore sano. Infine, parlando dell’intervento di Cataldi, che ha praticato una manovra salvavita su Bove, ha sottolineato: “Cataldi è stato bravissimo, ma quella manovra, se non eseguita correttamente, può anche essere dannosa per il paziente”.