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Giovannelli: "Dura con la Roma. A Firenze i top player non vengono"

Giovannelli: "Dura con la Roma. A Firenze i top player non vengono"FirenzeViola.it
Oggi alle 13:43Radio FirenzeViola
di Matteo Luconi

Paolo Giovannelli, ex Roma dal 1977 al 1983 e tifoso viola da ragazzo, è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola durante la trasmissione "Viola Amore Mio" a proposito dell'inizio di stagione della squadra di mister Pioli: "E' un inizio che mi ha sorpreso perché mi ero fatto un'idea diversa della Fiorentina visto l'allenatore e i giocatori che ha a disposizione".

Che Roma arriverà a Firenze?
"Sarà arrabbiata e delusa per il risultato in Europa e per come è maturato. In campionato però la Roma, a parte il passo falso con il Torino, ha fatto vedere una certa solidità difensiva, ha un potenziale davanti non indifferente, stanno tutti bene. E' una squadra che sta passando un buon momento quindi per la Fiorentina non sarà semplice anche se le partite iniziano tutte da 0-0 e ognuna ha una storia a sè".

Gli attaccanti della Roma, però, non sono partiti al massimo
"E' vero, la Roma non ha dei veri e propri bomber a parte Dovbyk, che in Spagna fece tanti goal. Non mi sembra, però, almeno nel campionato italiano,  un calciatore che può spostare gli equilibri. Viceversa la Fiorentina ha il vice capocannoniere dello scorso campionato, ha Piccoli che è un bel giovane di prospettiva e infine Dzeko, uno dei giocatori più intelligenti calcisticamente però bisogna vedere come arriveranno alla partita. Sulla carta mi sembrava un attacco ottimo".

Qual è il punto debole della Roma?
"La Roma è una buona squadra. Se qualcuna tra Milan, Inter, Napoli e Juventus stecca, la Roma può inserirsi per la lotta al 4 posto. Sulla carta, però, la Roma ha qualcosa in meno rispetto a queste squadra. Poi ovvio, i campionati vanno giocati, bisogna vincere le partite, avere continuità e arrivare fino in fondo, quindi tutto può succedere. Però non mi aspetterei più di tanto così come per la Fiorentina. Perché è vero che a Firenze c'è passione, che la squadra è sempre seguita e che c'è tradizione, però poi bisogna rendersi conto della realtà, ovvero che i giocatori di un certo livello non vengono a Firenze, perché vogliono fare le coppe di un certo livello e avere ingaggi di un vero livello. La Fiorentina o prende il top a fine carriera o deve scommettere sui giovani". 

E' sempre ancora un po' tifoso viola?
"Io da giovane ero malato della Fiorentina ed ero tifoso di De Sisti, col quale poi ho avuto l'onore di giocare. Ovvio che il ricordo della Roma, essendo più recente, me l'ha fatta restare di più nel cuore, però la Fiorentina la seguo sempre con simpatia. Sarei bugiardo, però, a dire che sono tifoso".

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