Ernesto Poesio: "Non si può guardare avanti senza fare bilanci"
Così il giornalista del Corriere Fiorentino, Ernesto Poesio, a Radio FirenzeViola durante "Palla al centro" sulla sfida contro la Juventus: "La Fiorentina arriva con grande attesa e speranza alla gara di domani. E' la prima ripartenza con Vanoli, per l'appunto contro la Juventus. C'è la speranza che domani possa esserci anche la svolta, il clic mentale che dia quella fiducia in più per uscire dalla situazione in cui ti sei cacciato. Spero che non ci sia l'eventuale effetto opposto nel caso disgraziato non dovessero arrivare punti".
C'è questo pericolo?
"E' comunque una partita difficile per come ci arrivano le due squadre, però la risalita della Fiorentina non possa dalla Juventus. Passa anche da domani, ma sarà lunga. Ci vorrà molta fiducia nel lavoro di Vanoli, che rimane un po' l'ultimo appiglio. Il problema della Fiorentina è che c'è sempre un po' bisogno del salvatore della patria. Prima Pioli, ora Vanoli, prima ancora Palladino rimanendo scottata all'improvviso".
Ci vorrebbe l'intervento del presidente?
"Un messaggio di interesse: basterebbe quello. Evidentemente non fa parte della sua strategia comunicativa, ormai dobbiamo rassegnarci a questo fatto".
Cosa serve adesso?
"Servirebbe uno scatto d'orgoglio. Un chiamare a raccolta, un'unione per uscire da questa situazione e poi fare un bilancio. Trarre delle conclusioni da quanto è successo. La Fiorentina non può continuare a tirare avanti senza analizzare quello che è successo prima. Questi sono gli effetti, ma le cause vanno ricercate per forza anche in vista di gennaio".
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