Davide Torchia: "Non avrei mai immaginato la Fiorentina laggiù. Fagioli? Mi sembrava da top club"
L'agente Davide Torchia, tra i suoi assistiti c'è Daniele Rugani, è intervenuto a Radio FirenzeViola. Queste le sue parole sul difensore: "Quando stai in determinati club per tanti anni e vinci trofei, non è mai un caso. Non è un ripiego. E' una dimostrazione di grande coscienza. E' inutile andare girovagare. Lui per questo si è dimostrato sempre pronto alla Juventus. Nonostante i vari cambi di allenatore o societari. Nel calcio non hai mai tempo, in una squadra come la Juventus anche quando tutti sanno che sei in fase di ricostruzione comunque vengono chiesti dei risultati. Il tempo non c'è. Ci sono sempre delle annate che sono più vincenti e altre meno. Quello è normale. La strada ora è ancora lunga, per me la soglia delle squadre che saranno migliori si è molto allargata".
Fiorentina-Juventus? "Anche io mi sono meravigliato in negativo vedere la Fiorentina laggiù. Non lo avrei mai immaginato. La cosa da analizzare è che Pioli era stato preso per un salto maggiore. L'altro errore è stata una valutazione tecnica migliore della classifica che aveva la Fiorentina. A volte si rischia di essere un po' presuntuosi. L'attualità è quella, devi lottare per non retrocedere e se non lo capisci è un problema".
Su Fagioli in Nazionale: "L'ho visto crescere e mi sembra un giocatore parecchio forte. Mi sembra da top club. Quando lo prese la Fiorentina dissi che avevamo fatto un gran colpo. La stessa cosa la Fiorentina l'ha fatta con Kean. Di Fagioli un po' ci sono rimasto".
Sulla Serie A: "Per quanto riguarda la lotta al vertice ci sta che non ci sia la fiammata da parte di due squadre. La situazione è un po' incatenata. Dopo 7 partite in tante avevano perso. Le prime ad esempio avevano perso tre gare. Per me sono cresciute tanto le squadre medio-basse. Il livello si è alzato in questo senso. Poi non mi aspetto che la Fiorentina in primavera sia ancora in quella posizione. Io do un consiglio: loro devono pensare di essere gli ultimi. Se loro pensano di non guardare la classifica, non è una bella sensazione, se pensano di essere più bravi. Devono avere la consapevolezza che sono dello stesso livello di quelli che sono in quelle posizioni. Bisogna ripartire dalle cose facili.
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