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Claudio Nassi: "Per vincere con la Roma bisogna avere paura di perdere"

Claudio Nassi: "Per vincere con la Roma bisogna avere paura di perdere"FirenzeViola.it
Oggi alle 15:36Radio FirenzeViola
di Redazione FV

Claudio Nassi, ex direttore generale della Fiorentina, è intervenuto a Radio FirenzeViola nel corso di "Viola amore mio" parlando del mercato estivo viola e delle prossime partite.

Dopo aver speso 92 milioni sul mercato, se lei fosse il Direttore sportivo della Fiorentina avresti timore delle reazioni del Presidente Commisso?
"Non me l'augurerei, però bisogna stare calmi e dare tempo a Pioli di trovare la quadra, perché ancora non è riuscito a mettere in campo la formazione giusta. Al momento Pioli è in difficoltà e perciò va aiutato e credo che prima o poi la Fiorentina tornerà dove le spetta. E' il momento di stare calmi e attendere che le cose si rimettano sul binario giusto".

Vista l'esperienza di Pioli ci si aspettava che la squadra partisse subito bene?
"Sì. Io non condivido la scelta di mettere in campo tutte le punte a disposizione, perché così è più difficile arrivare in area, per questo avrei messo più esterni, che potevano andare sul fondo e bombardare l'area di cross, sui quali potevano arrivare gli attaccanti. Ora bisogna attendere che le cose migliorino, perché peggio di così non può andare".

Lei dice che bisogna stare calmi, ma per quanto tempo dobbiamo stare calmi?
"Capisco che in molti posti avrebbero già fatto una rivoluzione, ma dopo tutti i soldi spesi sul mercato e i punti in classifica, il tifoso non è felice, però credo che si debba pazientare ancora un po'. Perché io credo che così si possa risalire la classifica".

Secondo lei questo mercato è stato sopravvalutato?
"Sì, anche io l'ho sopravvalutato. Però comunque la Fiorentina ha giocatori buoni. Poi non è sola colpa loro, anche il Presidente Commisso non è presente per la squadra perché è molto spesso a New York e anche i dirigenti non stanno facendo un lavoro eccellente. Nel mercato si può anche pescare qualche ottimo giocatore anche dalle serie e dalle squadre inferiori, però per trovare buoni giocatori in queste serie è necessario giocare d'anticipo e conoscere il più possibile, perché nel calcio bisogna stare attenti a più cose possibili per poter arrivare prima degli altri. Io per trovare giocatori mi concentravo principalmente sul campionato olandese, alcune volte arrivavo prima, a volte arrivavano prima loro, come avvenuto con Ronaldo e Romario".

Avresti preso Piccoli a 25 milioni più due di bonus?
"Sinceramente no. Quando il Genoa prese Retegui avevamo Burdisso come direttore sportivo, che aveva lavorato nel Boca Juniors e non è possibile che non si sia preso noi Retegui. Questo perché devi sempre andare a scegliere il meglio e non accontentarti del buon giocatore. La Fiorentina è una delle società migliori d'Europa e deve avere una delle squadre più forti d'Europa. Io non avrei mai preso Piccoli perché non risponde a certi requisiti".


Pioli è da mettere in dubbio se non arriva un risultato positivo con la Roma?
"Domenica è un partita difficilissima perché la Roma sta vivendo un momento positivo che le dà una grande spinta. Quindi bisogna accontentarsi di non perdere, perché per vincere bisogna avere paura di perdere".

Lei avrebbe comprato per 15 milioni Sohm dal Parma?
"No. Perché alla Fiorentina devono arrivare giocatori di primo livello, quelli di secondo e terzo livello spettano agli altri. Meglio non prendere nessuno e rimanere con quelli che hai, se non riesci a prendere questo tipo di giocatori".

Come vede le prossime partite, considerando anche le squadre avversarie?
"Il calendario non ci aiuta, però ripeto, se giochi per non perdere riduci al minimo il rischio. Io con queste squadre giocherei utilizzando la tattica difesa e contropiede che rimane la migliore per ottenere punti con le grandi squadre".

Quanti punti pensa possa fare la Fiorentina nelle prossime quattro partite di campionato?
"Io non so quanti punti possa fare, però credo che se una squadra viene a giocare a Firenze e trova un pubblico scatenato per novanta minuti non è facile".