Alessandro Bonan: "Fiorentina a due facce. Ripartirei da Gud e Fagioli"

Alessandro Bonan, giornalista di SkySport ha parlato così ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante "Viola Amore Mio". Queste le sue parole sul momento della Fiorentina: "La Fiorentina di Commmiso sarà questa, Commisso è un uomo che non crolla al primo imprevisto e lo ha dimostrato in differenti occasioni".
Ci sarebbe da ripensare ad un cambio di struttura?
"Non credo che Commisso si diverta a vivere questa situazione. Che siano stati commessi degli errori mi sembra evidente. Quando gli errori però sono fatti con l'idea di fare bene e investendo dei soldi cerco di restare calmo e capire cosa c'è da correggere. La storia della Fiorentina cambierà quando rappresenterà un punto di arrivo e non più di partenza. La domanda da rivolgere a Kean è quella, se la Fiorentina è un punto di passaggio o di arrivo. Quello che salvo è la volontà di una società di progredire, investendo un sacco di risorse... Anche il Viola Park è una scelta di investimento importante. In questo momento però se non prevale la delusione, si può dire che sono state create delle basi. La cosa che non mi è piaciuta per niente di quest'anno è stata che la Fiorentina ha alternato buonissime prestazioni a partite sconcertanti".
In queste basi ci sono anche Fagioli e Gudmundsson?
"Io insisterei su Gud, è giusto sottolineare che ha avuto tanti problemi... Privarsene adesso non avrebbe senso: mettiamo che la cifra sia quella di 27 milioni alla fine 7 li hai già spesi, a 20 milioni non trovi di meglio. Fagioli è un ottimo giocatore, va stimolato e ha bisogno di certezze e di sentirsi centro di un progetto. Non vedo altri giocatori con quella capacità tecnica. anche su Comuzzo insisterei. La spina dorsale della squadra c'è, se si vede la squadra si fa fatica a spiegare il perché di questo calo finale. La società dovrà essere brava a muoversi anche sui vari rientri".
Non partecipare alle coppe potrebbe essere un vantaggio per il prossimo anno?
"Non lo so, per me l'Europa va sempre giocata: fa star bene tutto l'ambiente. Il paradosso in tutto questo è che giochi un campionato per entrare nelle coppe ma poi ti devi concentrare sul campionato o sulla coppa".
E la partita con il Betis?
"Credo che se la Fiorentina avesse giocato in uno stadio decente la partita sarebbe potuta andare in un altro modo. C'è anche il contrasto tra la bellezza di Firenze e la bruttezza dello stadio. Secondo me tante partite sono state condizionate anche da questo: non è un elemento da sottovalutare".
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