Una Fiorentina senz'ali: la decisione di Palladino che limita Vanoli
Nasce tutto da una decisione presa un anno fa, scrive il Corriere dello Sport: dicembre 2024, la Fiorentina è ai vertici della classifica e Raffaele Palladino accelera una rivoluzione in termini di rosa: via tutti gli esterni alti, o presunti tali. Ikoné, Sottil, Kouamé, con l'aggiunta dell'indisponibile Bove. Un'epurazione totale, per una Fiorentina che rinunciava di propria sponte alle sue ali per sfruttare al meglio quelli che sembravano due assoluti punti di forza, Dodo da una parte, Robin Gosens dall'altra. Un 3-5-2, varato a fine inverno, che poi è stato ereditato da Stefano Pioli, ben conscio di dover lavorare con una rosa 'monca', proprio sulle fasce. Una particolarità che si sta rivelando un problema, denunciato anche dal successore, Paolo Vanoli: "Purtroppo questa squadra non ha degli esterni, e la situazione non è facile: nel calcio di oggi gli esterni hanno un ruolo fondamentale" ha detto il tecnico viola al termine della gara contro l'Atalanta.
Con il rendimento in picchiata di Dodo e Robin Gosens, questa scelta si sta rivelando fallimentare. La Fiorentina, per sua costituzione, non può derogare dalla difesa a tre, e dai due cursori di fascia. Sono cresciute le alternative certo, Niccolò Fortini su tutte, ma è indispensabile per Vanoli ritrovare le migliori versioni di Dodo e Gosens. E poi, magari, pensare al mercato a gennaio. Torna lì il Corriere: Vanoli ha sottolineato la mancanza di alternative, soprattutto davanti, per poter dare la possibilità di cambiare qualcosa servirà almeno un esterno, se non due, anche se questo significherebbe sconfessare la scelta fatta un anno fa.
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