Riflessioni anche su Cataldi: per il CorFio non dà garanzie fisiche

Il Corriere Fiorentino torna sul summit tenutosi ieri al Viola Park. Fiorentina e Raffaele Palladino continuano insieme. L’idea è ripartire da una base di 10-12 calciatori sulla quale costruire una squadra ancora più forte perché abbiamo grandi obiettivi». Il quotidiano si concentra su quelli che potrebbero essere i punti fermi dello spogliatoio per Palladino. In difesa per esempio li confermerebbe in blocco e semmai, nonostante il rientro di Valentini, aggiungerebbe un altro centrale di spessore. Il problema è che su Comuzzo non sono da escludere nuovi assalti (Milan, Juventus, Napoli), mentre per De Gea (piace al Monaco) è tutto nelle sue mani. E poi Dodò, altro titolarissimo ma in rapporti a dir poco tesi con la società. A proposito.
E in mezzo? Fagioli è riscattato, per Cataldi le riflessioni non sono di natura né tecnica né di leadership (aspetti nei quali si è contraddistinto) ma, visti i tanti acciacchi, di tenuta. Mandragora è un altro attorno a cui costruire anche se va messa in piedi una trattativa per il rinnovo (contratto in scadenza tra un anno) e lo stesso Ndour potrebbe essere riconfermato. Più che incerto invece, il futuro di Richardson e Adli mentre Folorunsho ha già salutato. In quel reparto comunque, si cercherà un rinforzo di peso. Infine l’attacco dove, va da sé, si spera di poter ripartire da Kean. Più che intoccabile, ma col destino (quasi) totalmente nelle sue mani anche se solo una big (si parla di Manchester United) potrebbe tentarlo
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