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Martinelli, estate da numero uno: il peso di essere il vice De Gea e la risposta agli scettici

Martinelli, estate da numero uno: il peso di essere il vice De Gea e la risposta agli scetticiFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024
Oggi alle 19:00Primo Piano
di Andrea Giannattasio

È stata l’estate più importante della sua giovane carriera. Un’estate che Tommaso Martinelli difficilmente dimenticherà. Dopo anni di attesa, crescita e sacrifici nel settore giovanile viola, il talento di Bagno a Ripoli ha finalmente ricevuto la consacrazione che aspettava: da questa stagione sarà lui il vice ufficiale di David De Gea. Una promozione arrivata non per caso, ma per volontà diretta di Stefano Pioli, che fin dal suo insediamento a Firenze ha mostrato grande stima nelle qualità di Martinelli. Il tecnico ha deciso di puntare su di lui, mettendolo alle spalle di un portiere di fama mondiale e rinunciando a soluzioni più esperte e già rodate. Una scelta coraggiosa, ma anche un segnale fortissimo per tutto l’ambiente: Martinelli non è più solo una promessa, è parte integrante del presente della Fiorentina.

Mentalità da veterano
E se qualcuno storce il naso per l’età – appena 19 anni – o per la poca esperienza tra i professionisti, il diretto interessato non si nasconde. Anzi, rilancia. Intervistato da Radio FirenzeViola durante il ritiro estivo in Inghilterra (LEGGI QUI la chiacchierata integrale), Martinelli ha risposto con grande maturità alle critiche: "Chi non è contento del fatto che sono rimasto cercherò di convincerlo sul campo, dando il 100%. Io per questa maglia sono sempre pronto". Parole forti, che raccontano un carattere già temprato e una mentalità da vero professionista.

Un ritiro da protagonista
Il campo, fin qui, gli ha dato ragione. In ritiro e durante le amichevoli estive, Martinelli ha impressionato lo staff tecnico per reattività, presenza tra i pali e capacità di gestione del reparto. Prestazioni convincenti che hanno rafforzato la decisione del club di affidargli un ruolo così delicato. La sua freddezza, unita a un innato senso della posizione, ha colpito anche i compagni di squadra, che ne parlano con rispetto e fiducia. Per Martinelli si apre adesso un nuovo capitolo. Un’opportunità unica, ma anche una sfida continua. Sarà chiamato a farsi trovare pronto, magari all’improvviso, quando Pioli vorrà concedere riposo a De Gea o quando le circostanze lo richiederanno (magari in Conference o in Coppa Italia). E lui, a giudicare da quanto fatto finora, non ha nessuna intenzione di deludere. Firenze ha trovato il suo nuovo numero dodici. E forse, anche qualcosa in più.