"La festa viola stride con l'ambiente. E Commisso ha una grande chance": il commento del CorSport

"La festa viola stride con l'ambiente. E Commisso ha una grande chance": il commento del CorSportFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
martedì 27 maggio 2025, 09:31Primo Piano
di Redazione FV

Sulle colonne del Corriere dello Sport, Alessandro Mita commenta la stagione della Fiorentina ripartendo dalle immagini pubblicate sui social dai calciatori viola dopo il successo di Udine: "Domenica sera, da Udine, è arrivata la foto della squadra che festeggiava negli spogliatoi la qualificazione alla Conference League per la quarta stagione consecutiva. Un’immagine che strideva, proprio negli stessi istanti, con gran parte dei commenti di un numero considerevole di tifosi viola. Da una parte la gioia per una stagione che fortunatamente non si è conclusa senza nulla in mano, dall’altra la delusione per un’annata al di sotto delle aspettative. Firenze, come spesso accade, è divisa nei giudizi in tanti rivoli. Ma la sensazione è che la maggioranza dia un voto insufficiente al percorso viola. E che, come è logico, pretenda di più. Non è un caso che i 500 tifosi presenti a Udine a fine gara abbiano fatto un bel discorsetto ai giocatori, dal chiaro e incontrovertibile tenore: «Noi meritiamo di più». E’ il messaggio della curva, ma si può estendere oltre quella porzione dello stadio Franchi. 

Firenze da sempre vive di ambizioni, di grandi aspettative, retaggio storico e culturale che affonda le radici nei secoli. Non è solo sport, è un pensiero costante di grandezza che attraversa la città. La prossima stagione atterrerà in un anno particolare e speciale, quello del centenario della Fiorentina, nata il 29 agosto 1926. Se Rocco Commisso aspira a entrare finalmente nel cuore di Firenze, questa è una delle ultime occasioni.   Oggi il presidente, il ds Pradè e il dg Ferrari illustreranno in una conferenza stampa il bilancio stagionale e illustreranno come intendono organizzare il futuro. Davanti hanno subito alcune sfide decisive e sulle quali saranno soppesate le loro reali intenzioni: trattenere Kean e De Gea (ma aggiungiamo anche Dodo) ci pare un’operazione troppo importante. E’ vero che molto dipende dai giocatori, ma è altrettanto vero che la Fiorentina ha un dovere: fare di tutto per convincerli. Costruire una squadra più forte iniziando da partenze eccellenti moltiplicherebbe le difficoltà. E in questo discorso non ci siamo scordati di Gudmundsson, che merita un ragionamento a parte: si tratta di capire se l’islandese è disposto ad accettare di conquistare la fiducia massima di Palladino (cosa che non sempre è accaduta finora, compresa l’ultima, decisiva gara a Udine, iniziata in panchina) e se Palladino è disposto a catturare la fiducia del suo giocatore per farlo rendere di più".