VISTA IN TRASFERTA, Difendete la nostra Viola
Finalmente si ricomincia, hanno pensato tutti i tifosi, quando dopo la sosta di campionato, che ormai da tradizione non ci porta molti vantaggi, con notevole pazienza certosina, hanno iniziato a cercare i punti di distribuzione dei tagliandi del settore ospiti per essere presenti al Bentegodi. Molte le difficoltà avute, in quanto i punti dove vengono acquistati i biglietti ( ognuno il proprio) sono stati assegnati ad alcune banche, che hanno degli orari riduttivi, con un giorno in meno data la chiusura del sabato. Con tutti i disagi e ostacoli del caso, dall'inizio della settimana, il numero dei biglietti venduti cresceva di giorno in giorno in maniera esponenziale. Al cospicuo numero di metà settimana, la società del Chievo (con notevole ritardo) permetteva con l'iniziativa "porta allo stadio un amico", una specie di adozione da parte dei tesserati verso coloro sprovvisti di "tessera del tifoso", di aggiungere qualche altro centinaio di tifosi viola. Una stima ufficiale non è certa, ma sicuramente si è superata la soglia di 1200 presenze a Verona.
Inoltre anche la temperatura mite e la giornata quasi primaverile induce molti a raggiungere la città clivense la domenica mattina, tante le famiglie con bambini al seguito, che hanno acquistato il biglietto ai botteghini dello stadio. Con il sole ancora alto entrano le squadre in campo, e come rituale i primi cori sono tutti per Viviano e Roncaglia, ormai divenuti per motivi diversi i beniamini della tifoseria. Sembra di rivivere la gara con lo stesso entusiasmo di qualche anno fa, anche se vale gli stessi tre punti di altre, ma potrebbe rappresentare quel salto di qualità per sognare in grande. Siamo solo al 17esimo quando da una falla della nostra difesa, Luciano passa un pallone a Thereau che in diagonale infila nell'angolo in basso a destra e a portiere battuto, trova il gol del vantaggio.
Restiamo per pochi attimi quasi tramortiti, ma si continua a sostenere la squadra con vari cori. Dall'azione successiva si ottiene un calcio d'angolo, proprio sotto il nostro settore, che viene battuto da Pasqual, il pallone arriva in area e dalla testa di Toni passa a Rodriguez che a distanza ravvicinata la butta in porta difesa con tutto il corpo da Sorrentino, che, malgrado le proteste dei giocatori viola, prende la palla e la vorrebbe rimettere in gioco come se non si fosse accorto che era dentro la porta. Gran gesto da menzionare per il fair play del nostro "cartellino viola". Dalla nostra visuale non avevamo dubbi, gol regolare, e non riusciamo a capire molto di chi decide (ma gli arbitri di linea a cosa servono?), per fortuna il gol viene convalidato. L'ultimo sobbalzo prima dell'intervallo si ha sul colpo di testa di Toni che prende il palo sottolineando ancora una volta, quanto la sfortuna è dalla nostra parte. Il secondo tempo inizia con la sostituzione di Romulo per Migliaccio e con la mancata ammonizione di Dramè su Cuadrado, che poteva decretare l'espulsione essendo stato già ammonito.
Un altro gesto di fair play (da menzionare) avviene con un giocatore veronese a terra, i compagni proseguono l'azione che potrebbe sfociare in un gol, e dalla rimessa di Viviano, i gigliati interrompono l'azione, buttando fuori la palla. No comment. La serie di sbagli ed errori arbitrali continua senza sosta, al 74esimo Roncaglia viene atterrato in area dopo un intervento di Jokic, ci sembra rigore netto, ma per l'arbitro è tutto regolare, allora perché non viene ammonito Roncaglia per simulazione? Tanti quesiti nessuna risposta, ma lo scempio finale di un arbitraggio disastroso avviene con i due gialli dati subito dopo a Pizarro e allo stesso Roncaglia, che saranno costretti a saltare la gara successiva. L'entrata di El Hamdaoui (ancora un oggetto misterioso) per Toni e di Ljajic per Cuadrado, non determinano nessun cambiamento di gioco e risultato. Ancora una volta la squadra viola esce tra gli applausi dei suoi sostenitori e ricambia nei saluti. Si torna alle auto e ai pullman con rammarico per un pareggio amaro, che decreta il "mal di trasferta" dal quale non si riesce a guarire.
Non cerchiamo giustificazioni o alibi per una prestazione dei gigliati non all'altezza, ma la realtà dei fatti ci porta a rimarcare che episodi come i gialli ingiusti, rigori non concessi e mancate espulsioni hanno fatto lasciare per strada punti preziosi alla squadra viola. Serve un cambiamento di rotta per diventare grandi ma è necessario da subito tutelare e difendere la nostra Fiorentina...