VISITA AD UN VECCHIO AMMIRATORE
La Fiorentina si gioca punti importantissimi questa sera, andando a far visita al Bentegodi, casa dell'Hellas Verona. La squadra di Juric (al termine della scorsa stagione ad un passo dalla panchina viola, prima della conferma di Iachini per decreto presidenziale) potrebbe sembrare appagata dalla bella classifica che ha già maturato e che, di fatto anche se non matematicamente, li vede già salvi con un bel po' d'anticipo. La realtà, però, è che dopo due sconfitte consecutive (come la Fiorentina, in realtà) gli scaligeri saranno desiderosi di rivalsa, e che il campo di Verona (un anno fa fu ko per 1-0) ultimamente si è fatto spesso complicato.
Tra i grandi protagonisti dell'incontro c'è sicuramente Dusan Vlahovic. Nella sconfitta di Sassuolo il serbo ha giocato una partita di sacrificio, mancando l'appuntamento col gol (ma più in generale con i tiri: è parso molto più generoso del solito) ma lavorando tantissimo in favore dei compagni. Una prestazione che probabilmente Juric avrebbe apprezzato. Non è una provocazione, semplicemente un promemoria su quanto accaduto nella sessione di mercato di settembre: ancora Vlahovic era di là da esplodere, e qualche squadra della Serie A era pronta a scommettere su di lui. Tra queste anche l'Hellas, che nella figura del ds D'Amico provò a sondare il terreno (al pari, per esempio, di Parma e Crotone) salvo scontrarsi con la ferrea volontà combinata di Fiorentina e ragazzo di continuare un percorso diretto in viola. Una scelta, quella, che ha portato e ancora porta frutti, al di là di quello che diranno le voci "rinnovo" e "futuro". Pensare quanto starebbe faticando la Fiorentina senza Vlahovic inizia a fare impressione, e l'auspicio dell'ambiente è che anche stasera, nella visita ad un suo antico ammiratore, il giovane serbo, il più abile nell'antica arte del gol, possa porre un altro mattoncino verso una salvezza che si sta facendo sempre più faticosa.