VIOLA, C'È UNA SQUADRA IN PARTENZA. E IL RISPARMIO POTREBBE ESSERE DI OLTRE 10 MILIONI

Tempo di valutazioni e, probabilmente, di successive rivoluzioni. Il futuro viola passerà da molti cambiamenti nel corso di questa estate, dall'addio dell'allenatore (con Palladino ormai in pole position per sostituire Italiano) a buona parte della sua rosa, con - forse - addirittura il 60% degli elementi oggi sotto contratto che potrebbero salutare. Sei, almeno, sono i giocatori certi di dire addio alla maglia viola tra pochi giorni e la particolarità è che quattro sono elementi che operano a centrocampo: Arthur, Lopez, Castrovilli e Infantino sono già pronti a fare i bagagli, esattamente come i nuovi arrivati a gennaio Belotti e Faraoni. Per loro - salvo ripensamenti che avrebbero del clamoroso su “Castro” - non ci sarà futuro a Firenze e il discorso rischia di estendersi a macchia d’olio anche su altre pedine che o non hanno convinto nel corso di questa stagione, o non sono orientati ad estendere il proprio contratto oppure non sembrano fare al caso del nuovo tecnico.
TANTI ADDII. E qui l’elenco si allunga non di poco, visto che sono almeno otto le pedine fortemente in bilico: Bonaventura (potenzialmente libero tra un mese, visto che la clausola per il suo rinnovo non è scattata in base al numero di presenze totalizzate) resta il nodo da sciogliere più grande mentre ormai orientati a cambiare aria ci sono non solo due elementi con l’accordo in scadenza il prossimo 30 giugno come Duncan e Kouame (ma la Fiorentina, su di loro, può vantare un’opzione per allungare l’attuale accordo di un anno) ma anche giocatori dal vincolo più lungo come Martinez Quarta (2025, ma con risicate chances di una nuova firma), gli esterni Ikoné e Sottil (scadenza 2026) e già due nuovi arrivati nell’ultimo mercato estivo come Nzola (2027) e Christensen (2028) che tuttavia non sembrano avere le caratteristiche per essere al centro del futuro progetto tecnico.
MILIONI E MILIONI. Per il momento si tratta solo di previsioni - tutte peraltro da vagliare da parte del nuovo allenatore - eppure un’eventuale diaspora così massiccia ad oggi permetterebbe alla Fiorentina di risparmiare la bellezza di circa 11 milioni di euro netti a livello di monte ingaggi (poco meno di 20 al lordo, alla luce degli sgravi fiscali del decreto crescita), senza contare ovviamente gli stipendi dei prestiti, di Italiano e del suo staff. I costi dei giocatori contrattualizzati da più di un anno che potrebbero alleggerire il monte stipendi non sono infatti di poco conto: si va dagli 1,6 milioni di Castrovilli e Duncan agli 1,5 di Ikoné, Nzola e Bonaventura, passando per gli 1,4 di Kouame (che peraltro con un rinnovo eventuale farebbe scattare un aumento di oltre mezzo milione), gli 1,3 di Martinez Quarta, gli 1,1 di Sottil e gli 0,8 del portiere danese, seguito dal fanalino di coda Infantino (0,4).
SOLDI UTILI. Di fatto dei possibili dieci partenti, ben otto percepiscono attualmente un compenso di oltre sei cifre. Tutte risorse che la Fiorentina potrebbe risparmiare nell'ottica di una rivoluzione della rosa sempre più probabile per la quale sarà necessario un robusto contributo a livello economico. Nella speranza che vengano in aiuto anche i circa 20 milioni di euro (qualcosa meno) introitati dall'edizione di Conference League che si è appena conclusa.
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