VENDI E RIVALUTA
Bisogna fare i conti con il bilancio. Un diktat che gli uomini mercato viola conoscono bene. Una voce, quella degli ingaggi, che pesa come un macigno, che può influenzare di fatto il positivo o il negativo esito di una qualsiasi operazione. Da una parte l'esigenza, neanche troppo nascosta, di incrementare (qualitativamente) la rosa di Montella, dall'altra la necessità improrogabile di sfoltire numericamente una rosa mastodontica, che a nulla è servita considerando i risultati fin qui ottenuti. Pradè e Macia, dunque, sono in mezzo al guado, così come in una situazione complicata sono anche alcuni giocatori che da oggi a gennaio potrebbero veder cambiare molte cose. "ll mercato è saturo, sarà difficilissimo piazzare gli esuberi" - diceva Pradè soltanto qualche giorno fa. Figuriamoci comprarne altri. Inoltre la ricapitalizzazione imminente (entro Natale) della famiglia Della Valle, che verserà 30 milioni di euro per correggere il bilancio, non aiuta certo a far venire il buon umore.
Ci sono degli elementi, ad ogni modo, che potrebbero comunque facilitare il lavoro di tutti. Su tutti Joaquin: l'ingaggio dello spagnolo (più di un milione) pesa e non poco sul bilancio, e dunque una sua cessione a gennaio (magari al Betis) alleggerirebbe di molto la situazione, soprattutto se dovesse arrivare anche un'offerta (3 milioni?) per il suo cartellino. D'altro canto, però, una sua rivalutazione tecnica permetterebbe a Montella di poter utilizzare una variabile tattica in più nel reparto avanzato, facendo fare magari un passo indietro sul mercato a Pradè. E così come Joaquin, nella medesima situazione ci sono anche giocatori come Vargas e Ilicic, il cui rendimento (per differenti motivi, ndr) è stato fin qui poco proficuo. Vendere (o liberare) gli esuberi e rivalutare il potenziale tecnico a disposizione, evitando di incrementare le spese. Una sfida su tre fronti, difficile ma quantomai auspicabile.