UN PRIMO PASSO
Poco prima che Sassuolo e Brescia scendessero in campo per l'ultimo dei recuperi della ventiseiesima giornata è il CONI a muovere il primo passo ufficiale. "Sospese tutte le attività sportive ad ogni livello fino al 3 aprile 2020 - si legge nel comunicato - per ottemperare al punto sopra descritto, viene richiesto al Governo di emanare un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità". In pratica, con il decreto firmato intorno a mezzanotte, il pallone si ferma.
Una sospensione, almeno questo sembrerebbe l'obiettivo, in attesa di capire come e quanto si organizzaranno gli altri paesi a fronte di competizioni europee che sono già fortemente in bilico. Di ieri la notizia che la sfida tra il Basilea ed Eintracht non verrà disputata, ma su tante altre sfide pesa la spada di Damocle del momento tutt'altro che sereno. Tutto il resto del programma europeo andrà avanti, ma l'Italia intanto si ferma. Sarà poi un successivo passaggio la decisione su come gestire classifiche e tutto il resto, seppure su questo profilo siano da attendersi inevitabili polemiche.
Traguardi sportivi a parte, di certo c'è che per la Fiorentina la stagione si tinge nuovamente dei colori dell'incertezza e non sarà banale gestire anche questa pausa inaspettata. Per Iachini e i suoi, come praticamente per tutti, il bisogno di affrontare non lo solo la pausa nella quale gli allenamenti andranno avanti, ma anche la vita che inevitabilmente cambia. Magari cullando la speranza di potersi giocare un mini torneo inedito tra qualche settimana. Solo ipotesi, ovvio. Di fronte a questa emergenza era inevitabile fermarsi e anche se probabilmente con il ritardo dettato dalla tanta confusione che ha travolto il Paese anche il calcio è pronto ad adeguarsi.