UN PO' PAZZA MA CASTIGA LA ROMA E QUESTO PIACE ASSAI
Voglio immaginarmi che lo abbiano fatto apposta, che abbiano preparato la sceneggiatura per sorprenderci con i botti finali in questa ultima partita casalinga. Sfido chiunque ad aver pensato, a cinque minuti dalla fine della partita contro la Roma, che la Fiorentina avrebbe vinto col punteggio di 2-1 e fatto esplodere lo stadio in un boato di felicità. C’è da dire che eravamo un po’ abbioccati fra il caldo e la noia di questa gara che proprio non voleva prendere la strada giusta, alcuni tifosi avevano anche lasciato gli spalti rassegnati alla cattiva sorte ma questa squadra è un po’ pazza e ci ha risvegliati con una sorpresa splendida, con quell’uno due inebriante.
Questa ultima a Firenze si era presentata come una gara che nessuna della due squadre avrebbe voluto giocare, sia la Roma che la Fiorentina hanno la testa alle rispettive finali europee ma, siccome non era possibile scansare l’impegno, lo hanno affrontato con le seconde linee come era prevedibile e non c’era certo da aspettarsi chissà quale performance. Proprio per questo ero decisamente stizzita all’idea di perdere dai giallorossi perché i viola ci hanno messo, anche stavolta, del loro perseverando nella sagra degli errori in difesa, Quarta in primis e Igor a seguire hanno fatto venire i brividi anche in una giornata soleggiata e agevolato il gol di El Shaarawy, e non riuscendo a finalizzare con uno Jovic ancora in difficoltà.
Ma se a Roma in Coppa Italia il serbo non è riuscito mai ad affinare la mira, ieri quando meno ce lo aspettavamo ha messo a segno il pareggio facendo sobbalzare tutti noi. C’è da dire che gli innesti fatti da Italiano nel secondo tempo sono risultati decisivi perché sia il pareggio che il raddoppio portano lo zampino di Kouamè che è stato sicuramente di grande aiuto con la sua agilità. Il gol decisivo di Ikonè è stato l’apoteosi perché ha decretato la sconfitta della Roma che, almeno a me, non sta per niente simpatica e castigarla così mi è piaciuto assai e ci ha poi permesso, al fischio finale, di essere tutti in piedi a festeggiare e salutarsi con questa ultima piccola impresa un po’ inaspettata e quindi ancora più bella.
Così com’è stata bella la passerella dei calciatori e dello staff sotto la Fiesole dove l’ovazione maggiore è andata a Venuti alla sua ultima presenza al Franchi. Auguro a Lollo ogni bene, ma spero in un futuro di vedere calciatori più importanti con indosso la nostra maglia (possibilmente più bella di quella nuova che non accontenta il mio gusto visto che a me piace la casacca completamente viola) e forse quella contro la Roma è stata l’ultima gara casalinga pure per altri calciatori dell’attuale rosa. Ma questo è un argomento che tratteremo “a bocce ferme”, come si usa dire, quando tutto sarà finito e quando avremo giocato la Conference.
Quello che dobbiamo usare di questa partita, quello che potrà servirci anche a Praga, è la volontà di non mollare mai, quell’uno per tutti, tutti per uno che ci ha portato ad andare oltre le nostre criticità, oltre i limiti del gruppo, oltre la delusione provata per la sconfitta contro l’Inter e questo è un messaggio molto convincente che Italiano e la squadra stanno rimandando a tutti. Per arrivare a Praga mancano ancora diversi giorni e l’ultimo match contro il Sassuolo ma sono sicura che il Mister e i suoi ragazzi stiano raccogliendo le forze e le energie residue per coronare il loro e il nostro sogno.
La Signora in viola