UN AMARCORD FAVOREVOLE PER L'AGGANCIO ALLA ROMA
Ci sono partite che per noi tifosi viola hanno un qualcosa in più, quel pathos che mette benzina alle emozioni e fa vibrare gli spalti e quelle con la Roma hanno questi connotati. Nella mia scala di “simpatie” la squadra capitolina viene subito dopo i bianconeri e quindi si capisce come tenga particolarmente al buon esito di questa gara. Considerato che veniamo da un periodo alquanto grigio, con quattro sconfitte che hanno dato una mazzata non da poco alle nostre ambizioni e al nostro entusiasmo, giusto una vittoria contro i giallorossi potrebbe ravvivarci. Lo so che niente è ancora perduto ma coi discorsi si va lontano, coi fatti un po’ meno.
C’è inoltre da considerare che quello di lunedì è un vero e proprio scontro diretto perché Mourinho e i suoi hanno tre punti in classifica in più della Fiorentina (che rabbia se penso alle ultime gare perse!) e il risultato ha una valenza decisamente pesante. Non mettere “garra” in questa partita avvalorerebbe le tesi di avere mollato ogni mira europea e, nonostante i miei cattivi pensieri, voglio augurarmi che il campo mi sbugiardi. Sarebbe una delle poche volte in cui sarei contenta di avere torto!
I nostri avversari hanno inoltre da affrontare stasera il Leicester per stabilire chi andrà in finale della Conference League e mi auguro che si stanchino tanto ma credo che lo Special One sappia benissimo come ricaricare i suoi. Di contro confido in Vincenzo Italiano e in un ritorno della nostra squadra bella e gagliarda, voglio sperare che i giorni di riposo e quelli a disposizione per allenarsi siano serviti a ritrovare la forma fisica e le motivazioni.
Il tifo sarà certamente al fianco dei viola, come ho già detto è una partita dove la voce e i cori escono da soli e in tutti i settori dello stadio e, anche se si gioca di lunedì sera, non mancherà il calore del popolo gigliato. Non mancherà nemmeno quello dei romanisti perché leggo che i biglietti per gli ospiti sono andati esauriti e mi viene da sorridere nel ricordare un’altra gara, epica per certi versi, che fu giocata di lunedì pomeriggio per questioni di ordine pubblico e nella quale i nostri avversari esposero uno striscione che è passato alla storia con scritto “semo tutti parrucchieri”.
Quel lunedì 9 aprile 2001 alle 15 tornava a Firenze Batistuta e fu una partita dai grandi sbalzi di umore (almeno per me): groppo alla gola nel vedere Bati salire dagli spogliatoi con una maglia che non era viola, paura che potesse farci gol (come aveva fatto fra le lacrime nella gara d’andata), gioia assoluta al fischio finale perché vincemmo 3-1 con doppietta di Chiesa babbo. Non so se abbiamo incrociato la Roma in altri lunedì, visto che ormai da tempo si gioca tutti i giorni della settimana a tutti gli orari, ma quello ci è stato favorevole… anche a loro però visto che comunque vinsero il loro terzo scudetto. Se vogliamo andare oltre il campionato, nel 2001 la Fiorentina vinse la sua ultima Coppa Italia quindi possiamo dire che quello sia stato un anno propizio.
Ora sia i viola che i giallorossi sono in lotta per mete meno prestigiose, se si esclude la Conference, ma se potessimo agganciarli in classifica sarebbe per noi un gran successo per dare un senso alla volata finale di questo anno calcistico.
La Signora in viola