TUTTI GLI UOMINI DEL TRIDENTE

11.11.2020 13:30 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
TUTTI GLI UOMINI DEL TRIDENTE
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Da quando la Fiorentina ha cambiato allenatore, salutando il Prandelli-bis al posto di uno Iachini esautorato tatticamente anche dalla piazza, è partita immediatamente la caccia al modulo. Perché uno dei punti cruciali delle critiche a Iachini era proprio su quel 3-5-2 talmente fossilizzato nel piano gara da essere diventato un tabù anche solo pensare a un cambiamento. E allora con Prandelli - che comunque nell'ultima esperienza a Genova aveva adottato proprio quello schema - ecco tornare in auge la difesa a quattro, e oltre al 4-3-1-2 col trequartista di azzurra memoria, si è sentito riproporsi quel 4-2-3-1 con cui aveva fatto tanto bene nella prima avventura fiorentina, ma anche il 4-3-3, vista la sovrabbondanza in mediana.

Ecco, volendosi concentrare sulla quantità ancor prima della qualità, osservando i due schemi citati qua sopra, entrambi formati da un tridente offensivo comprensivo di punta e due esterni laterali, scattano in automatico alcune riflessioni sulla composizione attuale della rosa della Fiorentina. Alla voce "esterni d'attacco", si noterà, la scelta non appare poi così variegata: posti i due mostri sacri del ruolo Ribery e Callejon, uno da una parte e uno dall'altra, va considerata l'età di entrambi, e il fatto che il francese difficilmente potrà giocare ogni singola partita. Le alternative? Ad oggi sembra esserci giusto Kouame, nella concezione prandelliana una seconda punta ma capace per caratteristiche anche di partire da più decentrato, o un Bonaventura da adattare, come già gli era capitato a sprazzi a Bergamo e a Milano. Per il resto, pensando che sia difficile vedere Castrovilli sulla fascia o la riesumazione sportiva di due apparsi fin qui ben fuori dal progetto quali Eysseric e Montiel, i laterali sembrano mancare, e forse anche in sede di mercato rimane qualche rimpianto per aver lasciato andare via due esterni puri come Sottil e Ghezzal, lo scorso anno sacrificati in ruoli non loro. Senza citare Chiesa, poi... Tra le varie considerazioni che sta maturando Prandelli in queste ore, sicuramente, ci sono anche quelle sopraelencate.