TRIBUNALE VIOLA, STAVOLTA GIUSTIZIA È FATTA
L'ultimo in ordine di tempo è il ricorso vinto contro la Virtus Entella al torneo di Viareggio che ha riacceso le speranze della Fiorentina di andare avanti in questa prestigiosa kermesse giovanile stravolgendo la classifica che ora vede i viola a quattro punti quando manca una gara sola da giocare nella fase a gironi. Ma la Fiorentina in questa stagione ha spesso e volentieri fatto ricorso al giudice e ai tribunali sportivi in generale.
Ad iniziare dal caso Salah. Il motivo del contendere l'addio del giocatore egiziano alla Fiorentina a fine giugno, nonostante la volontà di riscattarlo dal Chelsea con un contratto già pronto. Il giocatore, invece, con in mano una scrittura privata che faceva dipendere lasua permanenza a Firenze alla volontà dell'egiziano stesso, è tornato prima al Chelsea (non rispondendo alla convocazione viola per il ritiro) poi è stato ceduto dal club inglese alla Roma. La Fiorentina ha fatto ricorso alla Uefa, sostenendo la non validità della scrittura privata in Italia. Il verdetto era atteso a fine gennaio in realtà ma il Chelsea e il giocatore hanno chiesto ulteriore tempo per nuove produzioni. Nel frattempo è cambiata anche la commissione giudicante (sembra ci fosse un inglese che la rendeva anche incompatibile) e così la sentenza non arriverà prima di aprile con il giocatore che ha avuto modo di segnare addirittura tre gol alla sua ex squadra e giocare praticamente tutta la stagione in maglia giallorossa.
Il club viola ha inoltre presentato ricorso, prima alla quinta sezione del Tribunale Federale Nazionale che si occupa di vertenze economiche, poi (dopo che era stato respinto in primo grado) alla Corte Federale d'appello per la richiesta di un premio di rendimento su Ljajic al momento del passaggio dalla Roma all'Inter. Ljajic si era trasferito dalla Fiorentina alla Roma nell’agosto del 2013 per un corrispettivo fisso di 11 milioni, più altri 4 di bonus, legati al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi. La Roma, secondo il club viola, avrebbe dovuto corrispondere anche il 20% della rivendita di Ljajic, ma i due gradi di giudizio gli hanno dato torto.
E nessuna soddisfazione ha avuto il ricorso al Tribunale d'appello Federale contro la squalifica comminata dal giudice sportivo di tre giornate a Zarate per le mani al collo a Murillo nella gara contro l'Inter, nonostante la presenza del giocatore a spiegare le sue ragioni. Tanto meno il reclamo avverso la giornata di squalifica a Sousa dopo le due espulsioni consecutive con Genoa (per aver calciato il pallone ancora in campo) e Carpi (per proteste con l'arbitro).
Insomma finora gli avvocati viola non hanno avuto troppo successo ma in quest'ultimo caso, regolamento del torneo di Viareggio alla mano, la Fiorentina ha avuto finalmente ragione ed ha trasformato la debacle sul campo (giustificata però dall'assenza di tanti titolari tra nazionali e infortuni) in un successo a tavolino. L'Entella ha infatti fatto giocare un calciatore fuoriquota in prestito: ne sono ammessi tre, sia di fuoriquota che di prestiti ma un giocatore aggiunto non può essere anche di età superiore a 19 anni.
Il giocatore in questione è Oneto, un difensore del 96' in realtà già di proprietà dell'Entella ma richiamato dalla Lavagnese dove era stato dato in prestito appositamente per il torneo (così come la Fiorentina ha fatto con il viola Akammadu in prestito al Cesena). Ma il regolamento (articoli 4 e 5) prevede che i giocatori in prestito non possano essere dei fuoriquota, ossia nati prima del 97 (per la Fiorentina lo sono Makarov e Gigli entrambi del 96, ma già in rosa al momento del torneo). La Fiorentina ha pertanto segnalato l'irregolarità al giudice sportivo del torneo ed in serata è arrivato l'atteso verdetto che dà ragione ai viola (LEGGI QUI!) e che dà loro la vittoria per 3-0 a tavolino. Finalmente, verrebbe da dire, con la speranza che il trend, finora sfavorevole, sia cambiato.