TIRATA D'ORECCHI

05.07.2011 00:00 di  Stefano Borgi   vedi letture
TIRATA D'ORECCHI
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

E' stata una festa a sorpresa, quando nessuno ormai se l'aspettava. Sorpresa amara per i tifosi della Fiorentina, dolce per chi vorrebbe Gilardino nella propria squadra. E sono in tanti. A dir la verità qualcosa si era già intuito, se non altro per quell'espressione un pò così, corrucciata, quasi di sfida, che Alberto assumeva tutte le volte che segnava un gol. Un espressione che sembrava dire... "adesso ve lo faccio vedere io..." come risposta (supponiamo) a chi lo criticava, a chi ne metteva in dubbio l'impegno, la professionalità. Oppure chissà, come ripicca polemica a chi a gennaio non lo ha lasciato andare alla Juventus, per quello che ormai è diventato un segreto di Pulcinella. Insomma a voi la scelta, e per una volta la forma supera la sostanza: quell'espressione un pò così non lasciava presagire niente di buono. Ed ecco la risposta. Poche ore prima di compiere il suo 29° compleanno (a proposito, auguri!) Alberto Gilardino "tira le orecchie" alla Fiorentina, a Corvino, e detta le regole per un futuro in maglia viola. Ma come, direte voi... Il festeggiato che tira le orecchie ad altri, invece di essere lui a subire quello che un tempo era un classico delle feste di compleanno? Un pò di pazienza, e vedrete che la tradizione verrà rispettata.

Gilardino tira le orecchie alla Fiorentina, dicevamo. Per una volta il gila non ha fatto sconti: con fare moderato, con signorilità, usando un pizzico d'ironia (quando a precisa domanda ha risposto: "Perchè si parla poco di me? Forse mi manca qualche tatuaggio...") ma allo stesso tempo con fermezza, piglio da leader, senza tradire indecisione alcuna. Quasi a far capire che il coltello dalla parte del manico ce l'ha lui. Lui ed il suo procuratore. Gilardino vuole il "ritocchino" (un "must" per i centravanti, dai tempi di Batistuta). Gilardino vuole Cassano alla Fiorentina (tradotto: vuole che i Della Valle rinforzino la squadra). Gilardino vuole giocare ancora un anno in Italia (incombono gli Europei, e sopratutto ci sono Pazzini e Matri da recuperare). Gilardino vorrebbe restare a Firenze ma, come ha fatto il suo gemello Montolivo, usa spesso il condizionale, e allora il dubbio sorge spontaneo: Gilardino vuol davvero restare, oppure, per la tecnica dello scaricabarile, fa tutto questo per essere mandato via?

Ed eccoci al momento di rispettare la tradizione. I tifosi viola, ne siamo certi, non hanno apprezzato (eufemismo) le esternazioni del gila. Mancano sette giorni al via ufficiale, il mercato ristagna, l'entusiasmo in città è ai minimi storici. La campagna abbonamenti? Per ora non se ne parla, forse non ci sarà. La scorsa stagione, poi, che ha visto un Gilardino in ombra, il più delle volte statico, svuotato, a tratti demotivato... E nonostante questo (si rumoreggia al "Bar Marisa") Gilardino ha il coraggio di venire a batter cassa? Proprio quando Corvino pone come "conditio sine qua non" l'abbattimento del monte ingaggi? Qualcuno l'ha colta come una provocazione, altri come mancanza di rispetto. Altri ancora come una sottile forma di ricatto. Insomma... stavolta la "tirata d'orecchi" è tutta per Gilardino.