SUL PALCOSCENICO DEI GRANDI

15.11.2021 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
SUL PALCOSCENICO DEI GRANDI

Al cospetto del signor Cristiano Ronaldo Dusan Vlahovic si prende la scena con la sua Serbia che vince in Portogallo e stacca il pass per il prossimo mondiale in Qatar. Prova di spessore quella del numero 9 viola, persino di riferimento per la sua squadra. In rete sul finire di primo tempo ma in evidente posizione di fuorigioco e poi costantemente pericoloso dentro l'area di rigore tra tiri respinti (come quello deviato che finisce tra i piedi di Mitrovic in fuorigioco) e palloni dalle fasce mancati di poco (lo sa bene Sanches che proprio per fermarlo in progressione sulla trequarti finirà tra gli ammoniti). 

In fondo gli ultimi confronti con CR7 hanno sempre portato bene al serbo, che a Torino l'anno scorso aprì le danze nel 3-0 esterno con Prandelli in panchina e che nella sfida di ritorno al Franchi confermò la precisione dal dischetto segnando il momentaneo 1-0 in una gara poi finita in parità per la risposta di Morata. Due su due che ieri, in Portogallo Serbia, hanno tolto qualsiasi emozione da debuttante a un centravanti ormai pienamente maturo.

E d’altronde il modo in cui Vlahovic sta gestendo il periodo tutt’altro che semplice testimonia un equilibrio e una tenuta mentale non abituale per un classe 2000, ulteriore punto di forza per un centravanti che sul mercato europeo fa gola a tutti. Se Commisso ha sancito la rottura per il mancato rinnovo di contratto, i gol e le prestazioni di Dusan in queste settimane giocano comunque a favore della Fiorentina, o meglio dell’incasso che il club potrebbe fare di fronte all’inevitabile cessione.

Così mentre l’attaccante risulterà decisivo da qui al nuovo anno, quando si aprirà il mercato, vanno aumentando le pretendenti, almeno quelle estere ben più gradite dai viola rispetto a ipotesi italiane che possano chiamare in causa la Juventus. Dopo le voci sull’Arsenal è nuovamente il Tottenham di Antonio Conte a essersi messo in prima fila per far fronte alla partenza di Kane, senza dimenticare altre big tedesche o spagnole che debbano fare i conti con i prossimi, pesanti, movimenti del mercato internazionale. Quello stesso scenario in cui Vlahovic, anche con la maglia della nazionale, sembra trovarsi totalmente a proprio agio.