SPAL-FIORENTINA, QUATTRO EX TRA RAMMARICO E CUORE VIOLA
La sfida di domenica contro la SPAL sarà anche la sfida a quattro ex Fiorentina che, per un motivo o per un altro, hanno lasciato un segno nella squadra gigliata.
Il prima della lista è senz'altro il tecnico Leonardo Semplici, nato a Firenze e tifoso viola, ma soprattutto ex allenatore per tre anni, dal 2011 al 2014, della Primavera. Il sogno di dirigere la prima squadra è rimasto tale, lui intanto sta facendo un ottimo lavoro a Ferrara con la SPAL grazie al suo calcio organizzato, basato su un'ottima fase difensiva e su tanta intensità. Per ora deve accontentarsi di essere presentato come "allenatore del futuro". Un futuro, appunto, ancora tutto da scoprire.
Un giocatore che invece il sogno viola lo ha realizzato è senz'altro Emiliano Viviano, che ha giocato a Firenze nella stagione 2012-2013. Prelevato in prestito per 500 mila euro con diritto di riscatto fissato a 7,5 milioni, il portiere classe '85 originario di Fiesole ha collezionato 32 presenze con i viola, ma l'amore che lo accomuna a questa squadra va ben oltre. E' noto come il giocatore ai tempi di Brescia, quando giocando il sabato in Serie B aveva la domenica libera, avesse l'abbonamento in Curva Fiesole e a Firenze Vincenzo Montella lo prendeva sempre in giro cantandogli il coro della curva "Uno di noi, Viviano uno di noi". A testimoniare questo senso di appartenenza, se ce ne fosse ulteriore bisogno, ci sono anche i tatuaggi sul petto con il giglio di Firenze e quello di Ponte Vecchio sul braccio, ma soprattutto la figlia chiamata Viola in onore della Fiorentina. Nonostante le prestazioni non sempre brillantissime - recuperava da un brutto infortunio - è però sempre stato apprezzato dai tifosi che lo consideravano appunto come uno di loro.
Esempio di correttezza, onestà e disponibilità è Jasmin Kurtic.
Basti pensare alla reazione che ha avuto nel momento in cui gli è stato comunicato che il Sassuolo lo avrebbe girato in prestito alla Fiorentina, dove avrebbe poi trascorso la stagione 2014-2015. Il centrocampista classe '89 si trovava in ritiro con la Slovenia insieme ad Ilicic, che gli aveva descritto già l'ambiente viola come ideale per lui e per la sua crescita. Una volta appresa la notizia scoppiò in lacrime dalla gioia di vestire la maglia gigliata. Per la verità l'anno successivo non fu dei più brillanti: 21 presenze, 1 gol (contro l'Atalanta sua futura squadra) e tanta discontinuità nelle sue prestazioni che suscitarono perplessità nella Fiorentina che decise così di non spendere i 5 milioni di euro necessari per il suo riscatto. I tifosi lo ricordano però sempre con piacere più per la persona e l'uomo che è piuttosto che per l'impronta che ha lasciato in campo.
L'ultimo ex Fiorentina della gara di domenica è Felipe Dal Bello. Prelevato dall'Udinese nel gennaio 2010 ha collezionato 23 presenze fino al gennaio 2011 quando poi venne ceduto in prestito per 6 mesi al Cesena per tornare poi nella stagione 2011-2012 dove scenderà in campo soltanto per 3 volte. Acquistato da Pantaleo Corvino rappresentava un giocatore di assoluta affidabilità con delle ottime referenze tra gli addetti ai lavori tanto che la Fiorentina investì 3 milioni di euro di prestito oneroso con il riscatto fissato a 6. Ma il difensore, complice prima un cambio di ruolo poi tecnico, non convinse mai più di tanto. Il giocatore e la famiglia sono rimasti legatissimi alla città di Firenze, nonostante un addio che non fu dei migliori specialmente con Corvino (come ricordato più volte dallo stesso giocatore).
Sicuramente per questi tre calciatori e per il mister Semplici SPAL-Fiorentina non sarà una partita come le altre, bensì un'occasione in più per mettersi in mostra e per dimostrare alla loro ex squadra di essersi sbagliata a non puntare su di loro. D'altronde non è la prima volta che affrontano la Fiorentina da rivali e spesso questa gara è stata la loro partita migliore.