SORRISO RITROVATO
Federico Chiesa e la Fiorentina si stanno ritrovando, ammesso che si siano mai realmente persi. Tra le pieghe della vittoria di San Siro ci sono tutti i margini di crescita di uno dei talenti più importanti del calcio italiano: la forza, la rapidità e quel pizzico di testardaggine che ogni attaccante porta nel suo repertorio. Anche se nel tabellino della sua sfida al Milan Chiesa ha infilato un penalty parato, la prova di Milano riporta agli occhi dei tifosi quel calciatore in grado di cambiare volto alla partita da un momento all'altro, con una giocata, una fiammata, un'invenzione come quella che aveva deciso la sfida di una stagione fa.
Stavolta il gol non è arrivato, ma la difesa rossonera ha avuto gli incubi non solo per lo stato di grazia di Ribery. Chiesa ha perforato la linea arretrata di Giampaolo senza il minimo problema, segno di una condizione fisica in miglioramento e anche di una convinzione che sta tornando sui livelli migliori. L'estate e le sue voci di mercato sono un po' più lontane, e oggi è facile vedere un Chiesa diverso, persino più sorridente nei novanta minuti, probabilmente meno appesantito nei pensieri e più coinvolto in un gruppo che si sta saldando grazie ai recenti risultati positivi.
Di certo è tra gli intoccabili del momento, almeno in termini di titolarità, visto che l'eventuale inserimento di una punta potrebbe spingerlo in un'altra zona del campo. Con Vlahovic, o Boateng o ancora con Pedro, una delle opzioni a disposizione di Montella potrebbe essere proprio quella di riportare Chiesa sulla fascia liberando un posto in attacco accanto a Ribery, ritrovando di fatto quella profondità che la Fiorentina aveva scoperto quando Federico aveva mosso i primi passi in Serie A. Forse Montella ci penserà più avanti, forse confermerà la squadra delle ultime sfide anche domenica con l'Udinese, ma intanto il ritrovato sorriso di Chiesa è tra le buone notizie del momento.