SOGNO O SON DESTO?
Recupero di Kurtic in area di rigore e immediato scarico per Mohamed Salah, che inizia a correre con un obiettivo già fissato nei piedi e nella mente. Un'accelerazione devastante di 60 metri e, per non farsi mancare niente, pure un tunnel al malcapitato Padoin. Uno sguardo a Storari in uscita e un sinistro secco che si insacca all'incrocio dei pali per l'1-0 viola che fa ammutolire il tanto temuto “Juventus Stadium”.
Et voilà: eccovi servita la ricetta di un gol da predestinato. Sì, perché la cavalcata di “Forrest Salah” ha ricordato le gesta di campioni illustri di oggi e di ieri: da Edmundo a Roberto Baggio, da Weah fino a Lionel Messi. D'altronde, “Messi d'Egitto” non è certo un soprannome che viene affibbiato a chiunque. Se poi al gol capolavoro del primo tempo segue nella ripresa la rete che vale la quarta sconfitta interna dei bianconeri in quattro anni, l'impresa di Salah e compagni entra di diritto nella storia del calcio.
Altri due gol decisivi del Faraone di Firenze, il cui score stagionale diventa sempre più sorprendente: adesso sono ben 6 i centri in 7 partite. Reti mai banali quelle di Salah, andato a segno contro Sassuolo, Torino e Inter in campionato (7 punti messi in cassaforte), contro il Tottenham in Europa League (pass per gli ottavi di finale conquistato) e contro la Juventus in Coppa Italia (primo round in trasferta a favore e finale più vicina). Dopo una stagione e mezza da comprimario nel Chelsea, l'egiziano in Toscana è tornato protagonista: lui sorride e non si accontenta. “Godiamocelo perché per almeno altri 18 mesi sarà nostro con certezza”: ha affermato ieri il d.s. Daniele Pradè dopo aver assistito all'ennesimo show del talento classe 1992. Il presente di Mohamed Salah infatti si chiama Fiorentina e una città intera, grazie al suo nuovo "Genio della lampada", può continuare a stropicciarsi gli occhi senza smettere di sognare. Con Mohamed Salah vincere qualcosa non sembra più impossibile.