SIMEONE, I PASSI INDIETRO E UN FUTURO TUTTO DA SCRIVERE
Nell'estate 2017, nel giorno dell'annuncio dell'acquisto da parte della Fiorentina di Giovanni Simeone il pensiero che venne in mente fu chiaro: il centravanti del presente e del futuro viola è e sarà lui, e nei suoi primi dodici sulle rive dell'Arno il Cholito è stato uno dei protagonisti, con 14 gol in campionato e tanti margini di miglioramento che facevano pensare che quella in corso potesse essere la stagione della sua vera consacrazione. Quest'anno però le cose non sono andate come la maggior parte della gente di aspettava e i suoi 8 gol, 6 in campionato e 2 in Coppa Italia, in 36 gare giocate non possono certo bastare per giustificare i 18 milioni di euro spesi dal club gigliato quasi due anni fa.
Simeone ha fatto molti passi indietro, sia dal punto di vista del gioco che, soprattutto, da quello delle reti e della precisione sotto porta e chiaramente in molti si stanno iniziando a fare delle domande sul suo futuro, anche se difficilmente, almeno per quest'anno, la Fiorentina lo cederà. Il perché è molto semplice: la società ha fatto un investimento importante e in un'epoca calcistica dove i bilanci contano quasi più dei trofei è impensabile che con la sua vendita il club possa fare una minusvalenza. Difficile che arrivi un'offerta da almeno 13 milioni di euro, ovvero i soldi che permetterebbero alla Fiorentina di non andare in rosso ed ecco che allora Vincenzo Montella sarà chiamato a farlo tornare quello di un anno fa, il giocatore che con la tripletta al Napoli decise la corsa scudetto in Serie A.
Sia chiaro, una stagione storta può capitare, ci mancherebbe altro, ma Simeone deve trovare il punto di svolta il prima possibile, magari già da giovedì, quando la Fiorentina si giocherà tutta la sua stagione a Bergamo contro l'Atalanta. Un gol importante cancellerebbe tutte le difficoltà e i brutti pensieri della sua sfortunata stagione e la speranza del popolo viola è che possa tornare a essere decisivo, proprio nel momento più importante.