PRECARIETÀ E NERVI TESI, MA I VIOLA NON SONO GLI UNICI
La Fiorentina sta vivendo un evidente periodo di forte instabilità psicologica e non solo. Pure in società le cose non sembrano andare a gonfie vele, col ds Daniele Pradè che non più di cinque giorni or sono ha fatto mea culpa. Tutto un insieme di elementi che non permette al club di viale Fanti di scorgere la famosa luce infondo al tunnel, il che, semplificando al massimo la faccenda, potrebbe verificarsi anche solo con una vittoria. Come si suol dire, infatti, vincere aiuta a vincere e gli sprazzi di gioco adocchiati a Milano favoriscono un minimo di ottimismo in più.
È inoltre doveroso sottolineare un dato di fatto e cioè che i viola non sono certo l'unica realtà ad attraversare un momento d'impasse. Proprio l'avversario di lunedì, il Genoa, viene da un turbolento cambio di direzione sportiva, con Daniele Faggiano ai ferri corti col presidente Enrico Preziosi e pertanto esonerato. Un caso che ha contribuito a rendere ancor più complicato lo scenario già pesante che si prefigura in quel di Pegli e la squadra di Cesare Prandelli, a secco di successi in Serie A dal 25 ottobre scorso, potrebbe abilmente trarne profitto.
La sfida successiva ai Grifoni vedrà la Fiorentina presentarsi a Bergamo contro un'Atalanta senz'altro temibile ma altrettanto indubbiamente angustiata da qualche tensione interna di cui oggi stesso il tecnico nerazzurro Gian Piero Gasperini ha parlato: "Il Papu Gomez è una forza notevole per l'Atalanta, poi ci sono dei momenti di un certo tipo, come è successo l'altra sera. La mia intenzione è di tenerlo a riposo domani perché credo gli farà bene. Devo, poi, trovare il miglior Ilicic. Ci sono stato dietro molto e anche lui mi deve dare dei segnali, avere una marcia in più".