PRANDELLI, Subito pronti a ripartire

22.09.2009 16:15 di  Gianluca Losco   vedi letture
PRANDELLI, Subito pronti a ripartire
FirenzeViola.it
© foto di Morini Giacomo

E' nuovamente vigilia di campionato per la Fiorentina, chiamata domani, nel primo turno infrasettimanale, a sfidare al Franchi la capolista Sampdoria. Prandelli dovrà essere bravo a ricominciare dopo la brutta prestazione fornita all'Olimpico contro la Roma. Queste le parole rilasciate in sala stampa dal mister gigliato.

Sulla partita con la Roma e il crollo viola: "Ci sono più motivi, però questa strada ci ha portato sempre ad analizzare delle prestazioni non soltanto sottotono a inizio campionato. Può darsi che abbiamo iniziato la gara sotti ritmo, non abbiamo accettato la gara dal punto di vista agonistico. Tutta la squadra ha subito questa situazione. Non è un problema nè fisico nè tattico. Bisogna capire che questa squadra migliora quando c'è corsa e voglia di sacrificarsi, determinazione. I ragazzi sono dispiaciuti, li ho trovati molto sereni nell'analisi. Abbiamo lavorato, cercando di togliere dalla testa dei giocatori gli aspetti negativi. Domani incontriamo la prima in classifica, una squadra che gioca bene; abbiamo la fortuna di giocare domani".

Sulla partita di domani e su Cassano e Pazzini: "Giampaolo aveva bisogno di trovare una piazza diversa rispetto a Firenze, perchè anche inconsciamente è stato condizionato a livello psicologico perchè tifoso della Fiorentina. Cassano è in questo momento il giocatore del campionato italiano che può determinare da solo una partita, sa trovare la posizione giusta, puntare la linea difensiva".

Cassano meriterebbe una seconda chance in Nazionale? "Non esprimo nessun tipo di giudizio, se non quello che vedo puntualmente ogni domenica. Lippi ha vinto un campionato del mondo con un gruppo di giocatori dal quale è riuscito a tirare fuori il 100%. Penso che su Cassano tutti gli allenatori non possano che esprimere giudizi positivi".

Questa squadra ha bisogno di avere il presidente più vicino? "E' chiaro che quando tutte le componenti sono presenti e attente a tanti piccoli problemi la responsabilità viene redistribuita. In questo momento dobbiamo pensare al campo e alla nostra partita, la società ci ha sempre sostenuto. Magari alcuni giocatori sono più abituati a vedere il presidente ogni settimana e ne sentono la mancanza, ma non possiamo pensare che la nostra prestazione sia dovuta all'assenza del presidente; siamo persone serie e professionisti che fanno il loro lavoro con abnegazione. Dobbiamo camminare da soli, non dobbiamo essere sempre tutelati".

Sulle parole di ieri di Renzi sulla Cittadella Viola: "Io ho una grande stima nei confronti del sindaco, non soltanto come autorità ma anche come persona, ma in questi 4 anni ho sentito spesso che sarebbero iniziati i lavori".

Ci sono cambi in vista, data la vicinanza di impegni? La botta di Lione può avere avuto strascichi mentali? "Molti giocatori fanno fatica a mantenere una tensione alta a grandi livelli, però noi abbiamo la presunzione di poter far crescere quei giocatori che hanno, tra virgolette, un po' di timore. Devo stare molto attento a piccoli segnali che i giocatori mi danno e forse qualche segnale l'ho avuto anche prima di Lione. Non ci sono bocciature ma sarà la quarta partita in 10 giorni e devo capire di chi mi posso fidare".

Su Montolivo e Mutu: "Io sono convinto che quando Riccardo ha dato continuità di rendimento è quando ha fatto le due fasi da centrocampista. Non possiamo pensare che Montolivo trovi sempre la giocata geniale, ma la sua crescita deve essere legata all'agonismo, al diventare un centrocampista completo. Adrian ha fatto una buona partita a Lione, probabilmente a Roma non ha trovato la posizione in campo, come altri giocatori del resto. Dal punto di vista fisico sta arrivando la condizione migliore, da quello psicologico è una cosa diversa, noi gli diamo assistenza in modo che non ci pensi, ma umanamente è capibile che sia disorientato in alcuni momenti".

Su alcuni dati statistici: "Alcune considerazioni mettono in imbarazzo, ma i dati sono buoni e che danno una giusta considerazione di quello che si sta facendo. Le critiche di questo periodo sono costruttive e quindi non ho niente da dire. La critica deve essere uno stimolo, mentre l'anno scorso molte critiche erano gratuite".

Su Vargas e Castillo: "Vargas ha giocato fino a tre giorni fa poi ha avuto un problema al tallone, oggi facciamo un test e se lo passa e mi dà la disponibilità Vargas sarà fra gli undici. Per quanto riguarda gli altri tre (Savio, De Silvestri e Castillo) arrivano da infortuni e quindi vorrei recuperarli con calma, a meno che non ci sia stretto bisogno".