PICCOLE CREPE

03.12.2015 17:29 di  Giulio Incagli   vedi letture
PICCOLE CREPE
FirenzeViola.it
© foto di foto Federico De Luca

4 gol subiti nelle prime 7 giornate. Tutti concentrati in 2 partite, a Torino nel 3-1 contro i granata e a Milano nella magica notte di San Siro, dove una papera di Tatarusanu regalò la rete della bandiera a Mauro Icardi. Una difesa praticamente insuperabile, che aveva trovato nelle figure di Gonzalo e Astori, due colonne portanti del reparto e aveva lanciato la Fiorentina in campionato addirittura al primo posto in classifica. La stagione della Fiorentina è ancora assolutamente positiva, lo dicono i numeri del resto. 3° posto in Serie A con 29 punti a 2 lunghezze dal Napoli capolista. Qualcosa però, negli automatismi difensivi sembra essersi rotto.

5 gol subiti nelle ultime 3 gare tra campionato ed Europa League in una settimana in cui la Fiorentina ha dimostrato di non aver perso l'X-Factor, del quale probabilmente lo stesso Paulo Sousa avrebbe fatto volentieri a meno. Proprio i due baluardi difensivi, su cui il portoghese ha costruito le fondamenta della sua squadra, lunedì sera si sono fatti clamorosamente sorprendere in occasione del pareggio. Sia chiaro, i numeri della Fiorentina son ancora più che positivi, 2° miglior attacco alle spalle della Roma con 27 reti e 4° miglior difesa dopo Napoli, Inter e Juve con 12 gol subiti. Soltanto piccole crepe, dunque, in un ingranaggio che fino a pochi giorni fa sembrava però non dare adito neanche a lievi cali di rendimento.

Il calo di concetrazione, considerando le risorse a disposizione nel reparto difensivo, è comprensibile e fisiologico. La società infatti, già alle 22:30 dell'ultimo giorno di mercato ha dichiarato di voler intervenire a geannio per rinforzare la rosa proprio nel pacchetto arretrato. Il nome di Lisandro Lopez resta quello più caldo nonostante abbia inziato a giocare con continuità nel Benfica a causa dell'assenza di Luisao. I dirigenti hanno messo gli occhi su di lui e sembra poter essere lo stesso Paulo Sousa a forzare la mano in caso di trattativa. Del resto Pradè in estate fu chiaro: a gennaio in difesa qualcosa faremo. Adesso non resta che aspettare.