PER SEMPRE... "ANTONIO UNICO 10"

Articolo di Stefano Borgi
01.04.2010 01:02 di  Redazione FV   vedi letture
PER SEMPRE... "ANTONIO UNICO 10"
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Auguri di buon compleanno per i suoi primi 56 anni a Giancarlo Antognoni.
Per un fiorentino innamorato della Fiorentina, il “capitano” ha rappresentato qualcosa di unico e di irripetibile. Da sempre è stato il modello da imitare sui campini polverosi o in cortile, giocando con gli amici. Da sempre è stato il poster attaccato alla parete della cameretta verso il quale raccomandarsi per il buon esito della domenica. Da sempre la Firenze viola e non solo, ha trepidato per le sue prodezze e per le sue sventure portandolo quasi per mano e seguendo ogni suo gesto. Di lui rimarrà indimenticabile, come la leggerezza d’un battito d’ali, l’elegante falcata riconoscibile fra mille, il calcio potente e preciso e quella timidezza mista ad introversione che lo rendevano unico e solo. E per anni, infatti, è stato il “solo” e unico motivo che ci spingeva ad andare allo stadio. Gli altri mostravano maglie e bandiere ridondanti di coppe e scudetti, noi avevamo Antognoni e ce ne facevamo scudo, contro tutto e contro tutti. Come a ogni grande poeta gli è mancato un verso in più occasioni, i gravissimi infortuni patiti nell’81’ e nell’84’ lo privarono di anni preziosi in una Fiorentina finalmente costruita alla sua altezza. Quello subito al mondiale di Spagna ’82 poi, gli tolse il premio di una meritata finale nella quale, si dice, avrebbe battuto quel rigore sbagliato poi malamente da un terzino della Juventus. Il suo amore per Firenze e la pervicacia di un presidente come Melloni infine, lo “convinsero” nel 78’ a rimanere alla Fiorentina, quando le grandi squadre del nord avrebbero sborsato qualsiasi cifra per vestirlo dei propri colori. Dopo, gelosi del nostro affetto, lo avremmo probabilmente odiato per averlo prima troppo amato, rimpiangendo un talento che a tratti è parso senza confini. Rimanendo alla Fiorentina è diventato per tutti "Antonio", eroe romantico di una generazione di “poveri ma belli”.
A noi va bene così, e come fiorentini gli diciamo… Auguri capitano.