PACE ARMATA
"E’ il momento di sospendere qualsiasi cosa e di dare fattivamente tutto il nostro sostegno alla Fiorentina". Questo uno dei passaggi più importanti del messaggio social dell'ACCVC in vista della partita di domenica. Un messaggio di "pace armata" nella contestazione contro la proprietà abbracciata anche dai Viola Club, dopo Curva Fiesole e ATF, in seguito ai penosi risultati ottenuti dalla squadra nella seconda parte del campionato. Un'idea che dunque sposa la linea del sindaco e che segue le richieste da parte della stessa Fiorentina in vista di una delle partite più importanti degli ultimi anni. Non fosse altro che in gioco c'è ancora una clamorosa salvezza.
Pur non volendo dare seguito alle richieste del club, anche la parte più intransigente del tifo sta pensando di sospendere la protesta messa in atto nel corso delle ultime partite casalinghe. Niente spalti vuoti nel primo tempo e tifo misto a contestazione per 90 minuti più recupero, per provare, insieme, ad evitare una catastrofe. Un sostegno che ai giocatori verrà ribadito nei prossimi giorni, ma che arriverà insieme a un monito ben preciso: con la retrocessione non ci saranno assoluzioni. Tutti colpevoli, nessuno escluso.
E' ovvio che questa possibilità debba essere assolutamente scongiurata evitando la sconfitta contro il Genoa ed è per questo che Firenze si mobiliterà, seppur arrabbiata, per non sprofondare all'inferno. Poi ci sarà tempo e spazio per criticare la gestione che ha portato la Fiorentina sull'orlo del baratro, ma intanto tutti uniti sugli spalti per provare a essere ancora una volta il dodicesimo uomo in campo. Una volta raggiunto il nuovo triste obiettivo, si aprirà un nuovo capitolo della storia viola, che tra l'altro dovrebbe coincidere con le famose valutazioni che Diego Della Valle in persona ha promesso di esternare pubblicamente "un minuto dopo la fine del campionato".