NYC-FLR
Con il raduno della squadra per i tamponi iniziali, a seguire la presentazione delle nuove maglie, la Fiorentina muove i primi passi verso la prossima stagione e anche se trattasi comunque di preparazione del tutto inedita è come se un sottile filo rosso unisse le prime due estati in A di Commisso. Dalla rapida organizzazione della tournée americana che avrebbe stravolto tutti i piani del ritiro di Moena al lavoro cittadino di questi giorni non cambia la linea che unisce Firenze con New York e poco cambia se la direzione stavolta pare opposta.
Anche perché per la verità la tratta NYC-FLR resta off limit per il presidente viola, che di fatto resta costretto a rinviare a scadenze regolari la sua visita fiorentina. Rocco avrebbe ragione a voler seguire da vicino molte delle partite aperte ma di mezzo ci sono gli obblighi legati a una pandemia che proprio di questi tempi sta gettando nuove incertezze sul futuro. D'altronde il lavoro per Commisso non mancherebbe, al pari della curiosità legittima di vedere al lavoro il colpo del mercato invernale, quell'Amrabat che ieri ha cominciato la sua avventura.
Ma in realtà, al di là di come e quanto Commisso comunicherà con i suoi dirigenti, sulla tratta tra New York e Firenze non mancheranno le indicazioni e gli indirizzi che il presidente vorrà dare per l'immediato domani. Già sul mercato, che si tratti delle eventuali uscite di Milenkovic o Chiesa o degli acquisti, le prossime saranno settimane decisive per la strategia da mettere in pratica, mentre sul fronte strutturale settembre già si preannuncia un mese determinante. Commisso sarà probabilmente costretto a seguire tutto ancora da lontano, dagli States, ma non per questo sarà meno attento e pronto a mettere sul tavolo le proprie carte.