NESSUN ALIBI MA ORA VINCE LA LINEA DELLA COMPATTEZZA. ASPETTANDO...

19.10.2020 16:30 di  Luciana Magistrato   vedi letture
NESSUN ALIBI MA ORA VINCE LA LINEA DELLA COMPATTEZZA. ASPETTANDO...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La notte porta consiglio? Forse. E per ora la Fiorentina sceglie la via della continuità, dell’unità e della conferma, condizionata però da una reazione in termini di risultati e prestazioni. Ieri la figuraccia di Cesena ha fatto il bis con quella in casa con la Sampdoria prima della sosta ma il club si chiede come sia possibile che una squadra con individualità importanti come la Fiorentina non sia in grado, al di là del “manico” e dei moduli, di tenere testa allo Spezia rimaneggiato. E allora bisogna capire quanto c’entri l’allenatore e quanto sia un alibi per una squadra priva di mordente per 70-80 minuti. Insomma Beppe Iachini lo sa, la permanenza di un tecnico sulla panchina dipende sempre dai risultati e un punto in tre partite con due brutte prestazioni su tre richiede una riflessione anche da parte sua.

Forse la società si aspettava anche un passo indietro del tecnico o un mea culpa post gara, ma fargli terra bruciata ora sarebbe troppo facile e controproducente, perché innanzitutto il club non ha ancora l’alternativa sperata in mano ma soprattutto perché ignorare problemi interni significherebbe non risolverli. La squadra, partita bene anche ieri, rinuncia poi a giocare, si innervosisce con giocatori che litigano platealmente in campo e altri che fanno errori troppo pacchiani per il valore di chi li commette. E' un problema di modulo, di equilibrio, di una serenità perduta? Iachini in conferenza stampa sabato è stato bravo a spiegare il suo gioco, che a parole sembra fin troppo semplice, ma che in campo sembra non vedersi e allora forse c’è un problema di comunicazione o meglio di concentrazione oppure di equilibri che con quel gioco e quegli interpreti la squadra non ha, eppure – Chiesa a parte – i big sono gli stessi anche se qualcuno sembra aver perso lo smalto.

Ed è indubbio che dunque sia diventata anche una questione di motivazioni, di serenità e unità perse, minate da uno scetticismo latente nell’ambiente, stufo di perdere un'altra stagione con l'allenatore sbagliato. Ed è per questo che la società vuole compattarsi intorno alla squadra perché in campo dimostri già dalla prossima gara quella compattezza ed unità, senza avere alibi. Avanti dunque con Iachini? Per ora, aspettando però una reazione dalla squadra o, chissà, qualche notizia da Torino (sul contratto di Sarri).