MONTELLA, CHIESA DA VALUTARE OGGI. SPERO DI INAUGURARE IL CENTRO SPORTIVO. PEDRO...
Classica conferenza stampa di vigilia in casa viola, con il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella che ha preso la parola nella conferenza stampa "Manuela Righini" dello stadio Franchi per introdurre tutti i temi della sfida di domani contro il Lecce. Ecco le sue parole:
Come hai visto la squadra psicologicamente? "La squadra ha voglia di reagire come me, veniamo da un mese e mezzo dove abbiamo fatto grandi prestazioni, ma ultimamente non è successo. In questo periodo si vede il livello della società, dell'allenatore e dei giocatori. Sono carico perché è il momento decisivo per dare una svolta. Siamo una squadra giovane, nuova e per tanti motivi ci sono alti e bassi ed ora è il primo vero periodo dove abbiamo fatto pessime prestazioni".
Come stanno Pedro e Chiesa? "Il primo vero giudizio quando si prende un giocatore brasiliano lo si dà dopo 5 o 6 mesi perché deve trovare il ritmo e conoscere il calcio italiano. Sta crescendo fisicamente, è un grande talento. Federico ieri non si è allenato con la squadra, vogliamo valutarlo oggi e vedere come va".
Due parole sul momento di Chiesa: "Si è creato tanto discutere, ma dopo le sconfitte le critiche ci stanno. Io ho detto semplicemente che quando un calciatore recupera da un infortunio deve stare bene fisicamente e mentalmente perché ci sono calciatori con la soglia di dolore più alta, altri che giocano con le infiltrazioni ed altri no: non è colpa di nessuno se la soglia del dolore di una persona è più bassa. Quindi bisogna essere sicuri nella testa e stare bene anche mentalmente. Non mi sembrava di aver detto niente di eccezionale... Io non è che abbia studiato tantissimo, ma l'italiano lo conosco abbastanza bene. L'incontro del padre con la società, ho letto e penso, che fosse già previsto. Mi auguro possa recuperare perché è un valore assoluto per la Fiorentina e per il calcio italiano".
Qual è la condizione atletica della squadra? "Nel calcio italiano le squadre che retrocedono sono quelle che percorrono più kilometri. Se hai più la palla gli altri corrono di più di te, poi esiste la potenza metabolica che ha un peso e la Fiorentina sta nella media. Domenica abbiamo corso un po' meno del Verona, ma abbiamo perso non per questo motivo. Se una squadra è corta corre sul breve, fa più fatica. L'unica verità è che chi perde ha sempre torto".
Cosa vi ha chiesto Commisso in particolare? "Bisogna fargli i complimenti perché ha messo un mattone su una cosa impensabile fino a poco fa. Ha investito invece che fare business, ieri abbiamo festeggiato il suo compleanno, era stanco e non contento delle ultime prestazioni. Dobbiamo dare risposte a lui come ai tifosi, ma le soddisfazioni le ha avute nel periodo buono che noi abbiamo trascorso. Ci vuole equilibrio nei giudizi, prima forse, per più tempo, abbiamo fatto meglio di quanto ci si aspettasse".
Quale regalo volete fargli per il compleanno? "Bisogna andare più veloci di quella che è la regola. Giochiamo contro una squadra che ha fatto 8 degli 11 punti in trasferta, dobbiamo dimostrare di essere superiori e far sorridere il presidente al Franchi cosa che ancora non credo sia mai successa".
Un giudizio su Liverani: "Li ha portati dalla C alla A in due anni, la sua squadra prova sempre a giocare ed ha identità: lo stimo".
Qual è la sua preoccupazione maggiore? "Non dovremo essere frenetici, non farci condizionare dal giocare in casa, dal fatto che ci hanno giustamente fischiato, non farci influenzare dal periodo ed avere calma e pazienza. C'è voglia di rivalsa, non abbiamo alibi, ci possono essere attenuanti perché avevamo anche domenica 4 giocatori importantissimi fuori però dobbiamo pulire tutte queste situazioni un po' ombrose".
Un giudizio generale su Pezzella: "Con il Verona sapevamo fosse una partita maschia, ma non siamo riusciti a pareggiarla sotto questo punto di vista. Dal campo non sembrava un fallo così grave quello che ha subito German come lo abbiamo rivisto in tv. Per lui vale lo stesso discorso di Chiesa: è la seconda gomitata, un giocatore di temperamento come lui che fa del contatto con l'avversario uno dei suoi punti di forza... Vedremo come reagirà mentalmente".
Vorrebbe allenare nel nuovo centro sportivo? "Sarebbe bello inaugurarlo, siamo tutti allineati nel dare ognuno il suo contributo per far sì che si possa lavorare nel migliore dei modi. Spero che si possa fare, come ha detto il sindaco, un regalo di anticipo visto che così avrei più possibilità di inaugurarlo".
Un giudizio su Babacar: "Probabilmente avrebbe potuto fare di più di quanto fatto, ma è ancora giovane ed ha tempo. Secondo me è fortissimo, non ha certamente fatto male".
Sente la squadra dalla sua parte? "Non so come rispondere... Se devo essere sincero ed esagererei o se essere più diplomatico. Non ho nessun tipo di problema personale. Io sento la squadra assolutamente coesa e compatta, dobbiamo dare una risposta comportamentale".
Hai un'idea su chi potrebbe sostituire Pezzella? "Ho le idee abbastanza chiare anche se abbiamo provato due soluzioni, voglio una squadra convinta per arrivare alla vittoria".
Cosa pensa del Lecce? "Mi sembra che le neopromosse abbiano alzato il livello quest'anno... Grande merito va a loro e per nessuna squadra è stato facile affrontarli così come con il Brescia".
C'è qualcosa di simile alla tua prima Fiorentina? "Credo che ogni esperienza, ogni squadra, ogni situazione è diversa. Abbiamo avuto un cambio di proprietà ed abbiamo costruito una squadra in 30/40 giorni e finita l'ultimo giorno di mercato. Per fare delle analisi oggettive e giuste bisogna ricordarsi gli obiettivi che c'erano all'inizio. La nostra colpa sono le ultime due partite, le aspettative le abbiamo alzate con un mese e mezzo ottimo, ma non mi sento un fenomeno ed è normale avere dei cali. Gli obiettivi, l'identità di squadra, la crescita dei giovani, sono cose con cui siamo in linea. Voi dall'interno potete darci una mano, ma se avete un'altra visione va bene lo stesso. Gli obiettivi erano ambiziosi, ma sapendo che ci sarebbero state delle difficoltà. Anche i nostri giovani ci hanno dato una grossa mano a creare feeling con i nostri tifosi, a crescere il senso di appartenenza. Sono carico, non perdo l'equilibrio, ma a volte secondo me si tende ad esagerare nella negatività".
C'è la possibilità che Chiesa non venga convocato? "Devo parlare con il ragazzo e vedere come sta, non si allena dalla vigilia di Verona e dal giorno prima dove era anche dolorante. Mi piacerebbe averlo a disposizione perché mi farebbe piacere averlo con me anche per 10, 15 o 20 minuti".