MISSION IMPOSSIBLE

01.02.2016 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
MISSION IMPOSSIBLE
FirenzeViola.it
© foto di Antonio Vitiello

Ultimi giri di lancette. La Fiorentina arriva a quest'ultimo giorno di trattative con il terzo posto solitario in tasca, e i nervi a pezzi. Di per sè una situazione paradossale, una sorta di ossimoro, eppure la cronaca questo riporta. Invece che una vittoria, a Genova, è arrivato un pareggio con le sue note positive. Ma era inevitabile che il clima e l'atmosfera che regna in casa viola (testimoniata anche dalle parole del tecnico alla vigilia) influenzasse la gara di "Marassi".

Al di là di valutazioni e giudizi da rinviare gioco forza al dopo mercato, adesso resta da capire cosa farà la Fiorentina. Tanto più in una situazione difficile, per quanto lasciato alle spalle e per il poco tempo a disposizione. Serve il difensore, e non ci sono giri di parole che tengano. Tanto più dopo un'attesa cominciata il 4 settembre, e con un Sousa raccontato come minimo nervoso. De Maio è il nome in cima a tutte le liste, anche e soprattutto per facilità di trattativa. Ma non è detta l'ultima parola.

Izzo, per esempio, è un profilo che stimola di più, seppure il Genoa sia poco propenso alla cessione e comunque abbia sparato alto chiedendo 8 milioni. Guai a escludere, perciò, la sorpresa last minute, anche se le voci di un rifiuto di Cabral dalla Spagna (Celta Vigo) confermano le difficoltà dettate dal momento. La partita è aperta anche a centrocampo, dove non è da escludere l'ultimo tentativo per Cigarini, sempre nel mirino nonostante il raffreddamento dei rapporti con la città di Bergamo. In uscita, intanto, qualcosa si muove, con il Levante che dopo Rossi punta Verdù e Gilberto per il quale il Belenenses resta un'opzione aperta.

Insomma in un senso o nell'altro serve ancora aspettare. E sperare. Che i dirigenti e la società (Rogg e Pradè sono già a Milano) riescano a piazzare il colpo difensivo. Ponendo fine a una ricerca tanto estenuante quanto bizzarra (l'ultimo colpo di scena è l'infortunio di Lisandro Lopez) e consentendo a Sousa di lavorare con maggiore serenità nelle prossime settimane (quando tornerà anche l'Europa League) forte di un terzo posto da non dimenticare. Ancora 23 ore, dunque, anche se aspettare è ogni ora sempre più difficile