LIROLA E L'IGNORANZA: IL 2020 (E IACHINI) LO HANNO CONSACRATO
Chiamatela “ignoranza”, come ama ripetere Iachini, chiamatela pure incentivo di cattiveria o bagno di personalità. Sta di fatto che da quando la Fiorentina ha cambiato il proprio allenatore la carriera di Pol Lirola ha subito un’autentica svolta. E questo per merito di chi, come il tecnico ascolano, lo aveva già allenato nella sua precedente avventura sulla panchina del Sassuolo, iniziando a conoscerlo in tutte le sue sfaccettature e capendone pregi e difetti. Il modo in cui il terzino spagnolo ha progredito nella sua crescita a tempo di record in questo inizio 2020 è sotto gli occhi di tutto ma mai come in questo periodo di sosta forzata del campionato i numeri - meglio di qualsiasi altra cosa - aiutano a fotografare i passi da gigante fatti dal classe ’97 da inizio gennaio ad oggi.
I dati più lampanti sono quelli relativi ai gol e agli assist: con Montella Lirola non aveva mai sperimentato l’emozione di mettere a segno una rete o fornire ai compagni un passaggio decisivo mentre nel giro di poche settimane con Iachini lo spagnolo si è tolto questa doppia soddisfazione (sigillo del 2-1 in Coppa Italia con l’Atalanta e suggerimenti vincenti per Vlahovic contro il Napoli e Chiesa contro la Sampdoria). Non male poi la statistica relativa ai cartellini: ben tre accumulati sotto la gestione Montella, appena uno con Beppe in panchina (Lirola è in diffida ormai dal 6 gennaio a Bologna). Per non parlare dei tiri in porta (12 con Iachini in 11 gare, solo 5 con Montella in 16!), i 35 cross da inizio 2020 ad oggi (media di 3,1 a partita contro i 2,3 sotto la guida dell’Aeroplanino), le 55 palle recuperate (5 a gara contro le 4,3 di prima) e i 38 intercetti palla (3,4 di media a fronte dei 42 con Montella e le 2,6 di media). Insomma, se il campionato dovesse davvero presto andare in archivio defintivamente il più deluso potrebbe essere proprio Pol Lirola.