LEZIONI DI UNA SQUADRA VERA

03.11.2013 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
LEZIONI DI UNA SQUADRA VERA

Avevano provato a costruire una impalcatura a loro comoda per arrivare meglio in alto, per risalire una classifica anonima, cercando di eliminare chi si potesse opporre ai loro piani. Ma il Diavolo fa le pentole, o meglio le fa fare a Calvarese squalificando Cuadrado, ma non i coperchi. Quelli glieli abbiamo fatti noi, mettendo un bel tappo alle loro aspirazioni di un campionato ai vertici. Sembrava una sfida anche la designazione di Mazzoleni che, col suo passato da milanista e le sue distrazioni dello scorso anno, faceva presagire ad una nuova puntata di “come ti castigo la Viola”. Anche qui il Diavolo non ha fatto bene i conti e si è trovato davanti un gruppo di uomini, tali sono i nostri campioni che, contro tutto e contro tutti, hanno fatto una prestazione esemplare portando via tre punti da San Siro. Sono tre anni di seguito che ci succede, ormai contro i milanisti è una scampagnata!
“La nostra forza è la squadra” ha detto il nostro sommo numero 20, Borja Valero di nuovo in gol a Milano, e questa è stata la realtà che abbiamo visto e percepito da tutti coloro che sono scesi in campo, dai veterani, a coloro che giocano meno come Vargas, al piccolo Matos, all’esordio dal primo minuto in serie A e senza nessun timore reverenziale per la Scala del calcio.
Questa interpretazione del calcio, questo essere gruppo, brillava in modo evidente in contrasto con l’avversario, in balia del proprio niente, di un Balotelli così arrogante e saltimbanco da far imbarazzo allItalia intera e grande Gonzalo che rispondeva alle sue provocazioni da par suo. Avranno anche rispolverato Kaka ma non ci hanno mai fatto paura. Di contro ci fanno sorridere i famigerati sogni di gloria di Riccardo Montolivo.
Questa vittoria potrebbe anche determinare l’allontanamento dalla panchina di Allegri e, pace all’anima sua, ci riempie di orgoglio vedere invece quanto sia capace a gestire gli uomini e il gioco il nostro mister Montella. Ci provano a complicargli la vita, le squalifiche e gli infortuni, ma lui le sue risorse le usa in modo egregio.
Come aveva pronosticato ADV, abbiamo usato la rabbia a nostro favore, incamerato tante energie mentali e fisiche, nonostante i pochi giorni a disposizione, riscattando le sviste arbitrali e mettendolo in saccoccia a chi ci vuole male. Se poi vinci contro il Milan, senza che gli diano nemmeno un rigore, quello che ormai gli è dovuto per legge e che Balotelli ha cercato di inventare in tutti i modi, la goduria è doppia. Le vecchie ferite sono ancora aperte, ma ieri è stata almeno una piccola vendetta.


La Signora in viola