LAVORO A PARTE E FUTURO DA DEFINIRE. KOKO DOVE SEI?
Non è la stagione ideale quella che sta attraversando Sasha Kokorin da quando è approdato a Firenze nel gennaio scorso. I numeri parlano chiaro: nelle sole 5 gare in cui è stato convocato, ha solcato il rettangolo verse solo in tre occasioni, contro l’Inter, lo Spezia e la Roma. Anche il minutaggio è magro: solo 77 minuti giocati. Nemmeno una partita intera, insomma. Per risolvere l’infortunio muscolare che lo affligge da inizio marzo ha anche soggiornato a Roma, presso Villa Stuart, per dieci giorni, ma le cose non sembrano cambiate più di tanto. È evidente che per adesso il russo non ha reso secondo le aspettative, anche se dal primo giorno in cui si è presentato a Firenze, è stato chiaro sin da subito che avrebbe necessitato di un po’ di tempo per ambientarsi e prendere dimestichezza col campionato italiano, complice una forma fisica non eccellente.
A fine stagione si deciderà sul da farsi, dal momento che il giocatore è ormai out da quasi due mesi e finora non è mai riuscito a svolgere il ruolo per cui è stato ingaggiato, ossia un appoggio non ingombrante e d’esperienza per gli altri compagni di reparto, Vlahovic in primis, che nel frattempo, per fortuna della Fiorentina, è definitivamente esploso. Anche nella seduta di ieri, Kokorin ha proseguito il suo lavoro differenziato insieme a Borja Valero, anch’esso fermo dalla gara contro il Sassuolo per un problema fisico. Vista la situazione, è difficile fare una previsione su un’eventuale convocazione. Il giocatore è ancora ai box non è affatto chiaro quando potrebbe rientrare e, nel caso in cui ci riuscisse, se riuscirà a farlo entro la fine del torneo.