LA VIRTÙ DI SAPER REAGIRE: ITALIANO ED UN GRUPPO CHE NON MOLLA MAI

16.02.2022 20:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
LA VIRTÙ DI SAPER REAGIRE: ITALIANO ED UN GRUPPO CHE NON MOLLA MAI

Se è vero che, come diceva Picasso,“L'accidentale rivela l'uomo”, dalle ultime settimane della Fiorentina si può capire tanto della squadra di Vincenzo Italiano. Quello passato dai viola è stato un mese dalle forti scosse, sia in campo che fuori, per un gruppo che però, nonostante l’addio del suo bomber principe, è riuscito a resistere ed a ritrovare sempre una sua stabilità. Lo ha fatto col collettivo, come preme sempre ricordare al tecnico viola, e lo ha fatto in mezzo a molte difficoltà.

Le ultime sono piovute nella serata di La Spezia, in novanta minuti che sono la dimostrazione che questa squadra ha imparato a saper reagire alle avversità: in una notte complicatissima per l’accoglienza riservata ad Italiano, l’ex allenatore dello Spezia si è consolato con una grande prova di carattere dei suoi, con una prestazione quasi perfetta di Piatek che è sembrato assorbire come se nulla fosse il rigore sbagliato in avvio ed ha segnato il gol del vantaggio da attaccante vero; stessa parabola di Sofyian Amrabat, già pronto ad essere sacrificato come caprio espiatorio dopo lo svarione sul gol del pari dello Spezia e capace invece di silenziare le critiche col gol della vittoria arrivato a pochi minuti dalla fine.

 La rete all’89’ di Amrabat segue di pochi giorni il “golden goal” di Milenkovic a Bergamo e dimostra che questa squadra è stata capace di migliorarsi anche sotto questo aspetto. Nella scorsa stagione la Fiorentina era solita accusare tremendamente il colpo dopo un episodio negativo (solo un punto recuperato da situazione di svantaggio per la squadra guidata da Iachini e Prandelli); quest’anno sono già 6 i punti recuperati dopo essere andati sotto, punti a cui vanno aggiunti gli exploit finali di Coppa contro Atalanta e Napoli.

Il segreto di questa squadra, l’hanno dimostrato anche molti dei protagonisti, sia a parole che nei gesti (ad esempio il capannello creato su Amrabat al momento del gol ed sincero il sollievo con cui i compagni hanno commentato l'episodio dopo aver sottolineato quanto bene avesse fatto il centrocampista prima dell'errore su Agudelo) sta nel collettivo e lo si vede anche dai numeri. Con la rete segnata dal marocchino sono 16 i marcatori diversi in casa viola, solo l’Atalanta (prossimo avversario) ha fatto meglio con 17. Insomma, la partenza del grande campione è stata per ora ammortizzata dall’unità di un gruppo che ha dimostrato più volte di saper reagire alle difficoltà.