LA MEGLIO FIORENTINA. QUELLE PAROLE DEL MISTER SONO UN SOLLECITO?

30.01.2023 00:00 di Sonia Anichini   vedi letture
LA MEGLIO FIORENTINA. QUELLE PAROLE DEL MISTER SONO UN SOLLECITO?

Giuro che avrei firmato per il pareggio, sia perché l’Olimpico non è che ci porti mai bene sia perché la Fiorentina vista negli ultimi tempi non faceva certo ben sperare. Ora, io non mi iscrivo al partito di coloro che vedono nella prestazione contro la Lazio la fine dei nostri problemi, ma non mi voglio nemmeno togliere la soddisfazione, merce rara da troppo tempo, di gioire per le belle sensazioni provate nel vedere “la meglio Fiorentina”. Ero convinta che sarebbe stata una serataccia e chi pronosticava imprese credo che lo dicesse giusto per darsi un po’ di coraggio, e infatti i primi minuti della gara contro la squadra di Sarri sono stati bruttini, tanto che al 7’ è arrivato il gol di Casale, alla prima marcatura annuale come ci piace concedere a noi viola.

Per come è andata la partita ho la vaga sensazione che la Lazio ci abbia sottovalutato, e non posso darle torto vista la Viola che abbiamo ammirato fino ad ora, perché deve aver pensato di poter fare un boccone della squadra di Italiano ma stavolta le è andata male perché i nostri hanno tenuto bene il campo e, soprattutto nel secondo tempo, sono stati superiori agli avversari. Infatti dopo pochi minuti dal rientro Nico Gonzalez ha fatto un gol eccezionale dopo un bel fraseggio con Bonaventura: per me loro sono stati i migliori in campo e la svolta non poteva che venire dai loro piedi. Direi di toccare tutti gli amuleti che abbiamo a disposizione affinché l’argentino goda di buona salute da qui…all’eternità!

Se i calciatori a disposizione sono di un certo calibro i risultati poi arrivano ma, purtroppo, sono pochi quelli che vestono la casacca viola e se la nostra dirigenza si rendesse conto che, con un attaccante forte, ieri si sarebbe potuto anche vincere o al limite, visto che non abbiamo la possibilità di provarlo, la forza in fase di realizzazione della squadra viola farebbe sicuramente un salto di qualità e, casomai, anche un salto di classifica. Purtroppo la Fiorentina è ancora dodicesima ed è stata superata anche dal Monza e la cosa non può lasciarci indifferenti anche se contro la Lazio abbiamo visto segni di vita da parte dei nostri ragazzi. Abbiamo subito otto sconfitte e questo segna il nostro cammino ma, con tutto il girone di ritorno da affrontare, vediamo di svoltare e di mettere a profitto quanto di buono fatto a Roma.

Se pensiamo poi che in extremis, nei minuti di recupero, abbiamo rischiato di fare il colpaccio con la traversa presa da Milenkovic si capisce come la Fiorentina ieri abbia provato in tutti i modi a vincere la partita. Resta l’amaro in bocca sempre riguardo al centravanti perché anche ieri Jovic ha avuto due belle possibilità di andare in gol ma non c’è riuscito lasciandomi, sono antipatica lo so, ancora legata ai tanti dubbi che ho sulle sue capacità. Devo però in tutti i modi convincermi e ripetermi durante il giorno le parole di Pradè “abbiamo Jovic e Cabral, contiamo su di loro” ma penso che non mi convincerò che siano la coppia dei miei sogni.

“I giocatori forti fanno la differenza…Il calcio è dei calciatori, sono loro che fanno la differenza, spostano gli equilibri” ha detto il Mister parlando di Gonzalez e non possiamo che essere d’accordo con lui e mi auguro che queste parole siano considerate un sollecito, che lo dica, lo urli, lo scriva al suo Presidente perché rinforzi degnamente il gruppo ma, ormai, siamo agli sgoccioli del mercato di riparazione e mi pare che abbiano voglia di riparare poco ad eccezione di Sirigu e Brekalo, già arrivati, ma che non spostano la storia viola.

La bella prestazione contro la Lazio deve essere in tutti i modi il buon viatico per mercoledì in Coppa Italia perché mi rifiuto di pensare che la Fiorentina possa ripetere la gara imbarazzante col Torino della settimana scorsa. Spero che il tecnico abbia riguardato coi suoi calciatori quella partita e che l’abbiano studiata in tutti i modi, da tutti i lati, al rallentatore, con i disegni per non farci  riperdere subito il sorriso che è apparso sui nostri volti dopo ieri sera.

La Signora in viola