LA COSTANTE SLOVENA

22.04.2016 19:20 di  Matteo Sestini  Twitter:    vedi letture
LA COSTANTE SLOVENA
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© foto di Federico De Luca

L'ultima onta casalinga. L'ultimo graffio, l'ultima ferita prima di una cavalcata da record. Per Buffon e per tutta la Juventus. Parliamo del gol di Josip Ilicic, realizzato dal centrocampista sloveno nella gara d'andata allo Juventus Stadium (persa per 3 a 1 dalla Fiorentina). Per la precisione, l'ultima rete casalinga subita dai bianconeri. Non un dato da poco. Stavolta si giocherà al Franchi, ma questo non può certo rappresentare uno svantaggio per la squadra di Paulo Sousa. Anche questi piccoli appigli, offerti dalla cabala, devono rappresentare una qualche speranza per una disfida altrimenti dall'esito tristemente scontato. È vero, il calcio è uno sport imprevedibile ed il pallone è proverbialmente rotondo. Tutto può succedere, ma visto il recente stato di forma di entrambe le compagini la sensazione è che alla Fiorentina stavolta servirà davvero un miracolo per sovvertire il pronostico.



E allora perché non aggrapparsi ad Ilicic? 13 reti e 7 assist in campionato. Ed in generale l'uomo più in forma in una squadra che nelle ultime settimane è naufragata nell'anonimato e nella mediocrità più infime. L'ex Palermo ha continuato, seppur a corrente alternata, a lanciare segnali di vita, a differenza di molti suoi compagni. Ilicic è una costante positiva in questa annata della Fiorentina, soprattutto sotto il piano realizzativo (record di reti già superato in Serie A). Infatti è anche uno degli uomini mercato in vista della prossima estate. Uno dei pochi che con una cessione molto remunerativa potrebbe offrire alla società la possibilità di monetizzare e reinvestire. La sua assenza dall'undici titolare che ha mal figurato nella trasferta di Udine è stato motivo di grande perplessità per tutti. Contro la Juventus quasi certamente Ilicic tornerà titolare, nel tentativo di dare vita a quel miracolo che ad oggi appare vano ed irraggiungibile. Come il miraggio di un pellegrino assetato tra le dune di un deserto, arido di gioie.