L'ORA DELLA SVOLTA
All’improvviso, Matias Vecino. Come lo scorso anno all’ultima giornata. Allora fu una doppietta che regalò tre punti contro la Lazio, ieri una perla assoluta che è servita ad evitare un’umiliazione oggettivamente troppo pesante. Dritto per dritto, a togliere la ragnatela dall’incrocio e a restituire un briciolo di dignità alla stagione della Fiorentina. Un anno particolare anche per lui. La crescita costante della scorsa stagione si è interrotta bruscamente e la coppia con Badelj non ha mai ingrato come ci da aspettative. È mancato l’amalgama, forse proprio a causa delle “distrazioni” che hanno impegnato il compagno di reparto.
Vecino rappresenta però uno dei pochissimi punti fermi da cui ripartire il prossimo anno. 40 presenze, 4 gol e 4 assist. Imprescindibile per Sousa, che raramente ha fatto a meno di lui. Anche la schizofrenia nei moduli del portoghese, non lo ha certamente aiutato ma l’uruguaiano ha dimostrato comunque di essere una risorsa preziosa per la Fiorentina. Dopo le molteplici voci della scorsa estate, adesso il suo futuro non sembra essere in discussione. Contratto fino al 2021 e clausola da 25 mln. Niente da dire, questa volta la Fiorentina ha lavorato bene e sa di poter puntare su di lui.
Con l’addio di Badelj sempre più probabile, servirà trovare un compagno di reparto complementare alle sue caratteristiche. Dopo il saluto di Gonzalo e le tante voci su Kalinic e Bernardeschi, Vecino si candida a recitare un ruolo da protagonista. Firenze si aspetta tanto da lui, il prossimo dovrà essere l’anno della consacrazione.