L'ESULTANZA, GLI APPLAUSI E LA PAROLA D'ORDINE PER SOTTIL
Non segnava in campionato dal 23 gennaio 2022, Riccardo Sottil. Quasi due anni dopo quel Cagliari-Fiorentina che lo vide entrare dalla panchina e pareggiare la gara in Sardegna non senza polemiche verso i suoi ex tifosi. Nel mezzo le reti contro Lech Poznan e Cukaricki, è chiaro, ma il sapore della rete in Serie A è tutto diverso, tanto più se con uno dei gol più belli della sua carriera.
L'esultanza polemica con il dito portato al naso, per rispondere alle critiche sempre mal digerite, ha fatto storcere la bocca ai circa 26mila del Franchi ma l'applauso chiesto subito dopo da capitan Biraghi e la standing ovation al momento dell'uscita dal campo sono il segno che i tifosi se ne sono dimenticati piuttosto velocemente. A chiudere almeno momentaneamente la questione ci ha pensato lo stesso Sottil nell'immediato post-partita, catalogando la reazione come uno sfogo. "Sono umano anche io", ha detto il nativo di Torino.
È tempo di guardare avanti dunque, anche perché ora viene il difficile per un giocatore sulle cui qualità ci sono stati sempre pochissimi dubbi, se non nella continuità. Lo stesso Italiano lo sa e ha già cominciato a battere su quel tasto, lui che forse più di tutti a Firenze ha sempre creduto nei numeri del classe '99 che al Franchi, davanti alla famiglia e alla fidanzata, ha sfoderato una delle migliori prestazioni da quando è alla Fiorentina. La parola d'ordine resta continuità, ma la squadra viola avrebbe bisogno come il pane che anche l'ala sinistra cominciasse a performare come Nico Gonzalez dall'altra parte, Sottil ha finalmente perorato la sua candidatura. A partire dal Parma o più probabilmente dalla Roma, l'occasione per dimostrare che non è stato un caso.