ITALIANO E I 7 ROSSI. MA C'È UN PARADOSSO NEI FALLI SUBITI
La doverosa premessa è che oggi, a Cagliari, la direzione arbitrale del fischietto Gianluca Aureliano è stata a dir poco deficitaria. Su questo argomento, con grande stile, la Fiorentina ha preferito mantenere un rispettoso silenzio ma se c’è una squadra che più di tutte all’Unipol Domus è stata penalizzata dalle decisioni del direttore di gara è stata quella di Italiano, nel contesto di una partita che ha vissuto l’apice dell’escalation di errori quando è stato espulso Odriozola, in occasione del rigore fallito da Joao Pedro al 68’.
Un Sette… brutto
Detto dunque che la topica di Aureliano è un dato di fatto (ed è la seconda direzione discutibile nel giro di poco, dopo quella a Napoli di Ayroldi), non può passare inosservato il tema legato all’ennesimo rosso rimediato dalla Fiorentina, il settimo totale in stagione, il sesto per ciò che riguarda il campionato. Dopo le due espulsioni di Dragowski (a Roma alla prima giornata e poi in Coppa), quella di Gonzalez con l’Inter, quella di Sottil a Venezia, quella di Milenkovic a Torino contro la Juventus e, infine, quella di Biraghi con il Sassuolo (per la verità anche in quel caso il primo giallo è stato generoso), Italiano deve così fare i conti con il suo “sette brutto”.
Un anno fa appena quattro
Un dato che sotto certi aspetti preoccupa se si pensa che nell’arco dell’intera passata stagione, la Fiorentina aveva collezionato appena quattro cartellini rossi. Certo, l’identità tattica dei viola è radicalmente cambiata nel corso di questi mesi (in meglio, of course) e gioco forza la nuova filosofia di gioco di Vlahovic e compagni porta molto più spesso la squadra a scoprirsi e a tentare, in fase di ripiegamento, la giocata rischiosa (con conseguenti sanzioni disciplinari) eppure questo è un aspetto sul quale Italiano vorrà fin dai prossimi giorni iniziare a lavorare, richiamando i suoi ad una maggiore attenzione.
Botte, cartellini e paradossi
Quello che tuttavia lascia perplessi è che, se da un lato alla Fiorentina non viene spesso perdonato nulla in fatto di cartellini, sull’operato degli avversari in altre circostanze la classe arbitrale - almeno in campionato - ha preferito addirittura sorvolare. Sembra un paradosso eppure la squadra di Italiano, pur avendo due tra i primi tre giocatori della Serie A che hanno subito più falli (Gonzalez 2º con 49, Vlahovic 3º con 47, dato fornito dalla Lega), non ha mai giocato contro una formazione in ridotta inferiorità numerica (l’unico rosso comminato a una squadra avversaria fu contro la Roma alla prima giornata ma i viola erano già in 10 uomini). Un aspetto davvero singolare...